La Nuova Sardegna

Sassari

Nella nuova mappa dell’offerta didattica non c’è Carbonazzi

di Gabriella Grimaldi
Nella nuova mappa dell’offerta didattica non c’è Carbonazzi

I bambini del rione andranno alle medie del centro storico Il dirigente di via Forlanini: «Una scelta illogica e dannosa»

08 febbraio 2017
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SASSARI. I timori che la scuola di Carbonazzi sia destinata all’estinzione stanno diventando realtà. A testimoniarlo è la delibera della giunta regionale con la quale si disegna la mappa scolastica cittadina. Il nuovo dimensionamento prevede infatti l’istituzione di sette istituti comprensivi “di quartiere” formati ciascuno dalla scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di primo grado. Una scelta logica e coerente con la quale si vuole garantire un percorso “guidato” dall’offerta formativa organica e verticale, messo a punto dai docenti dei tre gradi di istruzione. Una soluzione che però vede in qualche modo tagliata fuori la scuola elementare di via Forlanini e la vicina scuola dell’infanzia di via De Muro. La scuola media di riferimento per questi plessi, e quindi il naturale sbocco per i bambini che lasciano la quinta elementare di quel rione, sarà infatti la scuola media di San Donato, in pieno centro storico. Difficilmente, dicono i genitori e i docenti, le famiglie di Carbonazzi farebbero la scelta di iscrivere i propri figli nelle scuole del proprio quartiere se poi si vedessero “costretti” a continuare il percorso in centro storico, un quartiere molto distante geograficamente e inserito nella Zona a traffico limitato. E i risultati negativi di questa scelta, avvallata da una delibera del Comune di Sassari del 22 novembre 2016, si sono già visti: per il prossimo anno scolastico, 2017-2018, le domande di iscrizione presentate sono state appena sufficienti a formare una classe. Un chiaro segnale che le famiglie stanno scegliendo altri istituti comprensivi per i loro figli. Come quello della Brigata Sassari, ad esempio, che è poco distante e offre tre scuole dell’infanzia (via Togliatti, via Oriani e via Marras), tre elementari (via Togliatti, via Oriani e via De Carolis) e la scuola media di via Mastino (ex 12). «La proposta del Comune presentata a suo tempo alla Regione - commenta il dirigente scolastico di via Forlanini Antonio Tedde - e, come vediamo, accolta in toto dagli uffici dell’assessorato, è del tutto illogica e lesiva dei diritti dei bambini di questo quartiere e delle loro famiglie. Ai primi viene negata la possibilità di fruire di un progetto didattico omogeneo che li accompagni dai 3 ai 14 anni come prevede la legge, ai genitori viene invece inferto il supplizio di doversi organizzare con i figli che studiano in un quartiere lontano da casa dove perdipiù non si può circolare liberamente in auto». La Flc-Cgil vuole presentare ricorso contro la delibera regionale e sottolinea che gli accorpamenti proposti dal Comune sacrificano cinque direzioni didattiche e due scuole medie con la relativa perdita imponente di posti di lavoro.

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