La Nuova Sardegna

Sassari

Dipendenti comunali la protesta si allarga: organici inadeguati

di Gavino Masia

Oggi alle 12 assemblea con i sindacati nell’aula consiliare Disagio e servizi a rischio, conseguenze anche per gli utenti

10 febbraio 2017
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PORTO TORRES. Spunta un’altra lettera firmata da diversi dipendenti comunali dei settori Lavori pubblici (Urbanistica, Manutenzioni, Edilizia e Patrimonio) e Ambiente, dopo quella indirizzata ai sindacati della funzione pubblica, dove lamentano lo stato di disagio lavorativo in cui quotidianamente gli uffici si trovano ad operare. E la protesta ormai ai allarga a macchia d’olio, segnale di una condizione di disagio generale.

Nella missiva indirizza agli amministratori e ai dirigenti si segnala la totale inadeguatezza della dotazione organica rispetto ai servizi svolti - conseguenza della predisposizione della macrostruttura dell’Ente approvata dalla giunta comunale il 26 maggio scorso - che indirettamente si ripercuote, e non poco, anche verso i servizi richiesti dall’utenza.

Questioni spinose che si aggiungono ad altri problemi di natura patrimoniale, che saranno affrontate oggi dalle 12 alle 14 in una assemblea di tutti i dipendenti comunali all’interno dell’aula consiliare.

Nella riunione convocata dalle Rappresentanze sindacali unitarie, con la partecipazione dei segretari provinciali della funzione pubblica, si parlerà, oltre che dell’organizzazione del lavoro, anche del mancato pagamento del salario accessorio (che ha generato ulteriore malcontento tra di dipendenti del Comune) e dell’accordo quadro sul pubblico impiego.

Nella lettera sottoscritta da un buon numero di lavoratori dei settori Lavori pubblici e Ambiente si evidenziano dunque criticità sulla dotazione organica, definita «sottodimensionata anche in considerazione dei nuovi servizi acquisiti senza il conseguente passaggio del personale».

Servizio Suap. Il personale assegnato all’ufficio sta riscontrando «difficoltà in quanto non istruito attraverso corsi di formazione specifici e tutto ciò sta comportando un ritardo cronico nella consegna delle pratiche richieste dai cittadini (rilascio permessi alla costruzione, agibilità, accesso agli atti, le verifiche e relative rateizzazioni degli oneri di urbanizzazione e relativi incassi) e un accumulo sistematico di istanze».

Ufficio Urbanistica ed Edilizia. Non riesce a rispettare le scadenze temporali anche per la sottrazione di un tecnico e un amministrativo, trasferiti presso altri servizi, e attualmente «la gestione dei procedimenti edilizi è affidata a due tecnici che si devono occupare di circa 400 pratiche. Considerando anche la gestione del pubblico (4 giorni alla settimana), con sopralluoghi necessari all’espletamento delle pratiche e all’assistenza tecnica». Opere pubbliche. Si occupa sia della parte tecnica sia di quella amministrativa che riguardano gli atti propedeutici alle gare di appalto: dopo la modifica della macrostruttura è rimasto completamente scoperto il servizio di gestione dell’appalto, ossia dell’attuazione del contratto e della successiva rendicontazione agli enti erogatori dei finanziamenti, nonché dei numerosi adempimenti richiesti dagli Enti di controllo».

Una situazione complessiva che sta determinando un aggravio dei tempi di definizione dei procedenti, quindi, e di rispetto delle scadenze che, nei casi estremi, potrebbero portare alla revoca dei finanziamenti.

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