La Nuova Sardegna

BONORVA. Nei giorni scorsi è venuto a mancare “zio” Antonio Soggiu. Aveva da poco compiuto 87 anni ed era seguito amorevolmente dalla famiglia alla quale ha sempre dedicato grande amore ed attenzione. Era molto conosciuto in paese per la vena poetica che, fin da giovane, ne aveva caratterizzato il suo vivere in comunità.

Si dilettava a scrivere poesie dialettali piene di sentimento, ricche di precisi riporti storici e tanta sensibilità. Ha partecipato, sempre con buoni risultati, ai numerosi premi di poesia come il “Paolo Mossa”, a Bonorva, il “Romangia”, a Sennori, il “Logudoro”, a Ozieri, il “Seunis”, a Thiesi e tanti altri, un po’ in tutta l'isola, ai quali veniva invitato sempre più spesso, fino a diventarne un autentico protagonista con i suoi componimenti che hanno dato voce e colore ai sentimenti più genuini e nobili come la profonda fede religiosa, l'amore per la famiglia e per la propria terra.

Ha unito la compostezza e dignità di un personaggio ricco di semplicità, saggio e laborioso, con la bravura del poeta estemporaneo innamorato delle composizioni scritte (a taulinu) e la perseveranza di un impegno sociale importante che ha sempre manifestato nei rapporti con i propri paesani. (e.m.)