La Nuova Sardegna

Sassari

La peggior crisi idrica degli ultimi 16 anni

La peggior crisi idrica degli ultimi 16 anni

I bacini della Nurra sono a secco, il Consorzio di Bonifica chiede l’intervento immediato della Regione

25 febbraio 2017
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SASSARI. Nonostante l'ondata di maltempo che ha caratterizzato il mese di gennaio, i livelli di acqua presenti all’interno dei bacini della Nurra non sono rassicuranti. Secondo i dati diffusi dal distretto idrografico della Sardegna, il 31 gennaio il bacino del Temo contava 21,77 milioni di metri cubi d'acqua (31%), il bacino del Cuga 8,51 milioni (41%), per un totale di poco superiore ai 30 milioni di metri cubi, quantità insufficiente per poter pianificare la prossima stagione irrigua. E per capire meglio la gravità della crisi idrica che sta colpendo il territorio nord occidentale dell"lsola basta fare un raffronto con i numeri delle annate precedenti. Nel 2016 i livelli dei bacini della Nurra erano superiori ai 40 milioni di metri cubi d'acqua, nel 2015 erano superiori ai 45 milioni e nel 2014 superavano addirittura gli 80 milioni. Per ritrovare dei dati così negativi occorre tornare addirittura indietro al terribile triennio 1998-2000.

Questi dati sono stati illustrati dal presidente del Consorzio di Bonifica della Nurra, Gavino Zirattu, agli esponenti delle più importanti associazioni di categoria del territorio: «Negli anni scorsi la crisi idrica che ha interessato tutta la Sardegna ha risparmiato il territorio della Nurra consentendo al Consorzio di Bonifica di non applicare restrizioni nell'erogazione dell'acqua. Quest'anno, invece, sta capitando l'esatto contrario: mentre i bacini che erano in sofferenza hanno aumentato le proprie riserve grazie alle ultime precipitazioni, nella Nurra le piogge non sono state sufficienti. Per evitare di affrontare la prossima stagione irrigua senza un calendario irriguo — spiega Gavino Zirattu — riteniamo indispensabile un intervento da parte della Regione per sciogliere il nodo delle acque reflue di Alghero e Sassari e per affrontare insieme le criticità che non consentono al territorio della Nurra un sostentamento idrico certo».

Gli obbiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni, tci sono la conclusione del collegamento Coghinas Temo-Cuga, l'utilizzo ottimale delle acque reflue di Sassari nonché la modifica del quadro normativo regionale riguardante i Consorzi di Bonifica. «Se raggiunti, questi risultati consentirebbero alla Nurra e ai suoi consorziati di avere più certezze sulla gestione della risorsa idrica e una netta diminuzione dei costi a carico dei consorziati, arrivati ad essere al di là di ogni ragionevolezza con l’entrata in vigore delle leggi regionali n. 19/2006 e 6/2008».

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