San Gavino, imbrattate le pareti delle “cumbessias”
PORTO TORRES. La voglia di deturpare il bene pubblico con delle scritte si è ora estesa anche al complesso monumentale di San Gavino. All’ingresso dell’aula capitolare, infatti, qualcuno ha pensato...
PORTO TORRES. La voglia di deturpare il bene pubblico con delle scritte si è ora estesa anche al complesso monumentale di San Gavino. All’ingresso dell’aula capitolare, infatti, qualcuno ha pensato malamente di trasformare la parete in foglio di carta per poi lasciare delle scritte. Ieri mattina il parroco don Mario Tanca ha presentato formale denuncia contro ignoti alla compagnia dei carabinieri, per un episodio che riporta purtroppo d’attualità il problema che ormai sta andando avanti da diverse settimane. Dopo le scritte contro le basi militari in alcune zone cittadine - condannate dall'amministrazione comunale - i vandali avevano anche lasciato delle scritte offensive nel marciapiede davanti alla nuova chiesa dello Spirito Santo, poi cancellate dai volontari della parrocchia. Si tratta di vernice o altra sostanza che in alcuni casi rischiano seriamente di rovinare dei reperti storici, come è avvenuto nella parete davanti all'aula capitolare, e in altri casi di segni che necessitano invece di un esborso di denaro per essere cancellati, che si ripercuote poi sulle tasche dei contribuenti. Atti vandalici al pari della distruzione degli arredi pubblici, comunque, che avvengono nelle ore notturne quando gran parte del territorio comunale diventa terra di nessuno per gli individui che non amano la propria città e prendono di mira strutture di ogni tipo. (g.m.)