La Nuova Sardegna

Sassari

Un nuovo piano per le banchine portuali

Ordine del giorno del gruppo Autonomia Popolare sull’utilizzo degli spazi nautici in vista dell’estate

02 marzo 2017
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PORTO TORRES. In attesa dell’approvazione del Piano regolatore portuale - strumento indispensabile per dare allo scalo turritano le reali prospettive di crescita necessari allo sviluppo dell’intero Nord Ovest della Sardegna - con l’avvicinarsi della bella stagione ritornano di attualità le proposte di sfruttare alcuni spazi portuali per la nautica da diporto. Oltre un anno fa era stata la maggioranza pentastellata, durante una commissione Portualità, a esprimere la volontà di cambiare la destinazione d’uso della banchina Segni. Ossia il lungo approdo a due passi dal centro urbano che durante tutto l’anno può contare sulla presenza di poche navi, come quelle che assicurano il collegamento con Corsica e Francia, e che presenta anche basso pescaggio (-8 metri) da non permettere l’ingresso sicuro per la flotta navale della Cin Tirrenia e per le grosse navi da crociera. Oggi come un anno fa per dare indicazioni certe sulla futura destinazione d’uso delle aree portuali è dunque necessario pensare al miglior utilizzo economico delle banchine e ai numeri del traffico navale che approda durante l’anno solare nel porto civico. Considerando, inoltre, che lo sviluppo di questo territorio in ottica produttiva e occupazionale potrebbe passare proprio attraverso la riqualificazione e messa a disposizione di aree ad oggi in disuso nonostante le enormi potenzialità. In quest’ottica si inserisce un ordine del giorno sulla nautica da diporto protocollato dal consigliere di Autonomia Popolare, Alessandro Carta, che nel dispositivo finale invita il consiglio comunale a «perseguire lo sviluppo del porto di Porto Torres in prospettiva turistica attraverso il riconoscimento del cambio di destinazione d’uso delle banchine Segni e Teleferica per favorire lo sviluppo della nautica da diporto». Nello stesso odg si dà mandato all’amministrazione comunale affinché compia tutti gli atti e le azioni possibili per ottenere il cambio di destinazione d’uso di quelle aree portuali. «Ritengo fondamentale aprire oggi un confronto con la maggioranza del consiglio comunale e con l’amministrazione per comprendere le rispettive posizioni al riguardo della nautica da diporto - dice Carta -, anche in considerazione dei numerosi studi compiuti negli ultimi anni per analizzare i mercati del Mediterraneo dove questa attività rappresenta una delle attività turistiche caratterizzate dalle maggiori ricadute economiche sui territori». (g.m.)

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