La Nuova Sardegna

Sassari

Ploaghe chiede aiuto per pagare i debiti

Appello del sindaco Sotgiu a Pigliaru: il Comune deve sborsare risarcimenti per un milione e mezzo

07 marzo 2017
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PLOAGHE. Con una nota indirizzata al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore al Bilancio Raffaele Paci e all’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, il sindaco di Ploaghe Carlo Sotgiu ha lanciato un appello con il quale chiede alla Regione un contributo straordinario per rimettere in sesto il bilancio dopo la nota sentenza della Corte d’Appello di Cagliari del 2010 che condannava il Comune di Ploaghe a pagare l’importo complessivo di 1.453.737,75 euro per risarcire i vecchi proprietari dell’area in cui sorge la zona 167 e che il Comune sta ancora pagando avendo a suo tempo rateizzato una parte del debito.

«Una condizione che si è ulteriormente aggravata, nei mesi scorsi - spiega il sindaco - a causa del debito fuori bilancio di quasi 100 mila euro dichiarato per pagare le spese legali dell’avvocato difensore del Comune, che ha fatto lievitare i costi complessivi a oltre 1,5 milioni di euro, pari a circa un quarto del bilancio annuale dell’ente. Situazione simile a quella più conosciuta della città di Nuoro che ha destato scalpore occupando nelle settimane scorse ampi spazi nei giornali mentre altri Comuni potrebbero subire la stessa sorte a breve.

«Chiediamo solo che venga applicata la legge regionale 915 del 2002 - ha sottolineato Sotgiu - che stabilisce che la Regione può finanziare gli enti locali che abbiano sofferenze finanziarie in conseguenza di sentenze, arbitrati o di transazioni relativi ad avvenuti investimenti ed espropri i cui oneri non siano sostenibili con le ordinarie disponibilità finanziarie dell’ente. La comunità ploaghese - prosegue Sotgiu - ha pagato un prezzo elevatissimo e per troppi anni, per responsabilità non proprie». La questione è stata sollevata dallo stesso primo cittadino all’assemblea dei sindaci dell’Anci (in cui è stato eletto membro del Consiglio regionale) tenutasi lo scorso 2 marzo a Sestu, nel corso della quale ha chiesto al neo presidente Emiliano Deiana di assumere una posizione decisa in merito. Dello stesso avviso l’assessore comunale al Bilancio Domenico Faedda. «Auspichiamo che il nostro appello, così come quello delle altre amministrazioni, non rimanga inascoltato - ha affermato - e chiediamo che il fondo della legge venga rimpinguato con la prossima finanziaria e che i Comuni che hanno subito queste condanne vengano almeno in parte risarciti dalla Regione».

Mauro Tedde

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