La Nuova Sardegna

Sassari

Elemosina a Sassari, il parcheggio dell'Atp fa gola

di Luigi Soriga
Elemosina a Sassari, il parcheggio dell'Atp fa gola

Sparito l’accattone molesto da 3500 euro al mese, c’è la fila per sostituirlo

08 marzo 2017
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SASSARI. Un guadagno di 3500 euro esentasse al mese fa gola a molti e per il posto vacante nel parcheggio Atp di fronte all’ospedale c’è la fila. Dopo che il profugo nigeriano è stato denunciato dai vigili urbani per accattonaggio molesto, davanti al gabbiotto per il pagamento dei ticket si sono presentati molti candidati.

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Alcuni sono migranti con il bicchiere in mano, ma tra i tanti c’è anche un rom con la vena artistica. Si è piazzato davanti alla sbarra imbracciando una fisarmonica e ha improvvisato un concertino. I parcheggiatori, abituati a ben altre insistenti performance, hanno apprezzato e applaudito, e anche l’automobilista ha ringraziato con una moneta.

Tuttavia, visti i precedenti e prima che il parcheggio Atp si trasformasse nuovamente in un business dell’accattonaggio, i vigili urbani hanno cordialmente invitato questuanti e artisti ad allontanarsi. E alla lunga il presidio degli agenti ha funzionato, perché da ieri, per la prima volta dopo svariati mesi, all’uscita del parcheggio non c’era alcuna mano o alcun bicchiere che si allungava.

Intanto il fenomeno dell’accattonaggio in città ha raggiunto notevoli proporzioni, e tutte le zone particolarmente frequentate dai passanti sono sistematicamente presidiate dai professionisti dell’elemosina. Molti dei quali occupano quotidianamente gli stessi luoghi osservando praticamente orari da ufficio. Se si tiene presente che bastano 20 persone che nell’arco di una giornata elargiscono un euro, (e si parla di una generosità nella media), per raggranellare uno stipendio mensile di 600 euro, allora è chiaro come facilmente l’elemosina da un’esigenza di sussistenza si possa trasformare in business.

E infatti l’occhio degli inquirenti sta monitorando attentamente la logistica dell’accattonaggio e la possibilità che anche a Sassari siano attecchiti organizzazioni illecite e fenomeni di caporalato.

C’è una reale spartizione del territorio urbano? E se sì, sulla base di quali regole avviene? Perché alcuni extracomunitari sono inamovibili da certe postazioni tattiche come ad esempio i ticket automatici dei parcheggi Saba dell’Emiciclo o di Piazza Fiume?

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