La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Il problema dell’erosione del tratto di costa da Balai fino ad Abbacurrente sarà l’argomento principale della Conferenza di servizi convocata dalla Direzione generale dell’assessorato regionale alla Difesa dell’ambiente il 28 marzo a Cagliari. Una riunione importante - dove sono stati convocati anche l’amministrazione comunale, la Provincia di Sassari e la Soprintendenza per i Beni architettonici - per l’esame della scheda di intervento della fattibilità tecnica delle opere previste nel finanziamento di un milione e 500mila euro erogato dalla Regione. Il problema dell’erosione costiera della costa turritana è infatti confermata da una istruttoria tecnica molto aggiornata e dettagliata da parte degli uffici della Regione, che ha dunque deciso di procedere con urgenza ad alcuni interventi per la messa in sicurezza delle falesie di retrospiaggia nei litorali di Balai e Abbacurrente e l’intervento di protezione dei terreni di fondazione della Torre di Abbacurrente.

Proprio nei giorni scorsi si è verificato il crollo della roccia in prossimità delle fondamenta della torre di Abbacurrente e la Soprintendenza è intervenuta con i propri tecnici per verificare la criticità del monumento. La torre si trova in una stretta lingua di roccia friabile ed è esposta alle mareggiate determinate dai forti venti dei quadranti settentrionali. Una ragione in più per cercare di intervenire il più presto possibile e scongiurare così ulteriori danni ad un monumento-simbolo di quel tratto di costa. Che nell’area di Balai è stato riscontrato un aggravarsi di tutti i fenomeni di dissesto lo ha confermato qualche mese fa l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, aggiungendo il rischio reale di incolumità per le persone e per i beni architettonici in un territorio importante anche per la presenza del Sito di interesse comunitario. (g.m.)