La Nuova Sardegna

Sassari

Banari e la voglia di essere borgo autentico

Banari e la voglia di essere borgo autentico

Assemblea per verificare punti di forza e debolezze del paese candidato a entrare nel circuito “Bai”

11 marzo 2017
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BANARI. Una comunità vivace, consapevole e fiera dei propri “punti di forza”, ma anche pronta a riconoscere le debolezze che ne frenano lo sviluppo. È l'immagine di Banari scaturita dall'assemblea pubblica indetta dal Comune per il coinvolgimento della popolazione nel progetto “Borgo autentico certificato”.

Una trentina di partecipanti, non pochi se si considera la dimensione del paese che non supera i 600 abitanti, e considerato che si parlava di “beni immateriali” che non sempre scaldano più di tanto gli animi. E una trentina di persone, la maggior parte intervenute nel dibattito, con idee, proposte, rilievi critici. E così, ai punti di forza individuati dall'amministrazione comunale con la collaborazione del personale dell'associazione Borghi autentici d'Italia, se ne sono aggiunti molti altri, grazie ai suggerimenti dei partecipanti all'incontro.

Lo stesso per i punti di debolezza. Fra i primi la volontà di Banari di entrare a far parte del circuito “Bai” (Borghi autentici d'Italia); il buono stato di conservazione e la tipicità del centro storico; l'assetto urbano, con numerosi spazi pubblici in cui svolgere attività socio-culturali e manifestazioni; la presenza del Museo d’arte contemporanea Flm (Fondazione Logudoro-Meilogu), con l'organizzazione di numerosi eventi culturali ed una forte capacità richiamo; la vivacità del paese, con il suo senso di partecipazione e la sua volontà di apertura all'esterno; il patrimonio ambientale enaturalistico.

Sempre fra i punti di forza, sono stati evidenziati la caratteristica di paese tranquillo e accogliente; la vicinanza a Sassari, al porto di Porto Torres e all’aeroporto di Alghero; la presenza di 500 ettari di bosco gestiti dell'Ente foreste della Sardegna. Ma assieme a quegli elementi fortemente attrattivi, dall’assemblea sono scaturite anche le debolezze che condizionano pesantemente le prospettive di crescita del paese. La chiusura di molte attività legate all'artigianato e all'agricoltura, e la scarsa propensione degli abitanti a creare nuove attività lavorative intorno a quei settori tipici E poi il processo di spopolamento in atto, l’alto tasso di disoccupazione e i collegamenti resi difficili dalla scarsità dei mezzi pubblici e altro ancora.

Una ricognizione a tutto campo, sulla quale – hanno detto il sindaco Antonio Carboni e l'assistente tecnico di “Bai”, Carmelana Soddu, – bisognerà lavorare, per riempire di contenuti il titolo di “Borgo autentico certificato”, e coglierne fino in fondo le ricadute sul tessuto socio-economico.

Mario Bonu

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