La Nuova Sardegna

Sassari

Abusivi i nuovi chioschi di Platamona

di Salvatore Santoni

Non sono stati smontati alla fine della stagione estiva 2016: scattano le denunce. Blitz della polizia municipale di Sorso

15 marzo 2017
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SASSARI. Dalla Rotonda alla Marina di Sorso, i nuovi chioschi del Piano di utilizzo dei litorali sono abusivi. Ai concessionari di sei chioschi vengono contestati l’assenza dell’autorizzazione edilizia e il nulla osta paesaggistico per non aver smontato le strutture alla fine della scorsa stagione estiva. I controlli, avviati dalla polizia municipale di Sorso, guidata dal comandante Enrico Cabras, fanno parte delle attività ordinarie di vigilanza edilizia sul territorio.

Il blitz a Platamona è scattato nelle ultime settimane. Le lenti dei vigili urbani si sono posate su tutti i chioschi di nuova concezione nati all’indomani dell’entrata in vigore del Pul. Una rivoluzione che avrebbe dovuto fare ordine nel far west urbanistico del litorale e che invece potrebbe rivelarsi una risacca mortale per i concessionari: in sei sono stati denunciati alla Procura.

La lista inizia dal lido Titanic, vicino alla Rotonda. Poco più avanti, verso le macerie del lido Iride ci sono il nuovo Gazzosa beach e un altro locale nato dopo l’abbattimento dello storico lido Delfino. La musica non cambia al secondo pettine, dove a farne le spese è il Chicco bar, in versione 2.0 dopo l’adeguamento al Pul. Stesso discorso al quinto pettine, dove sorge il Capricho beach club, battuto dalle norme urbanistiche prima ancora che dalla burrasca dei giorni scorsi. Problemi anche alla Marina di Sorso per il chiosco che sorge più o meno al centro della piazza. A questi vanno aggiunti gli altri chioschi sparsi nel litorale che non recepiscono minimamente le linee edilizie dettate dalla pianificazione del Pul e che per questo sono già stati oggetto di ordinanze di demolizione da parte del Comune. In sostanza, gli unici su tutta la fascia costiera di Sorso a salvarsi dalla mannaia dalle scadenze imposte della legge urbanistica sono i gestori del ristorante che si trova nella settimana discesa a mare.

Il corto circuito che rischia di mettere in ginocchio i concessionari sta tutto nella legge regionale 8/2015, la cosiddetta legge urbanistica. La Regione dice che in presenza di un Pul approvato, i bar possono essere montati sull’arenile dal primo aprile e devono essere smontati entro il 31 ottobre di ogni anno. Significa che vengono garantiti sette mesi di attività. Nei cinque mesi di vuoto il titolo edilizio è come se sparisse. Che cosa succede se non si smonta? Le sanzioni sono equiparate agli abusi edilizi tradizionali: pesantissime. In sostanza i concessionari vengono trattati come chi tira su una villa abusiva fronte mare. Questo capita nelle zone di mare dell’isola che non sono classificate come litorali urbani, che sono zone franche dove – tecnicamente parlando – le concessioni sono pur sempre a carattere temporaneo, ma consentono di tenere i chioschi in piedi per dodici mesi l’anno.

Un “lusso” che evidentemente il litorale di Platamona non può ancora permettersi.

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