La Nuova Sardegna

Sassari

Omicidi di Orune e Nule, requisitoria del pm: «Tutto iniziò alla festa»

di Nadia Cossu
La sede del Tribunale dei Minori di Sassari
La sede del Tribunale dei Minori di Sassari

È cominciata ieri 16 marzo al tribunale dei minori di Sassari, la discussione del pubblico ministero Rita Pischedda nel processo che vede imputato il diciottenne Paolo Pinna in concorso con il cugino Alberto Cubeddu

17 marzo 2017
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SASSARI. «L’8 maggio del 2015, a Orune, Gianluca Monni, uno studente di appena 19 anni, viene ucciso a fucilate mentre aspetta il pullman per andare a scuola». Una frase asciutta, circostanziata, è l’incipit di una requisitoria andata avanti per quasi cinque ore e non ancora conclusa.

  È cominciata ieri 16 marzo poco prima delle 10, nell’aula rigorosamente a porte chiuse del tribunale dei minori di Sassari, la discussione del pubblico ministero Rita Pischedda nel processo che vede imputato il diciottenne Paolo Pinna (in concorso con il cugino Alberto Cubeddu, già maggiorenne all’epoca) di duplice omicidio, sequestro di persona, distruzione di cadavere.

Solo a carico di Pinna ci sono in più il porto e la detenzione illegale di arma da fuoco e maltrattamenti in famiglia. Una ricostruzione precisa e dettagliata dei fatti, una ricomposizione di tasselli che individuerebbe Paolo Pinna come responsabile dell’uccisione di Monni e della scomparsa di Stefano Masala, il 30enne di Nule di cui si persero le tracce il giorno prima del delitto di Orune.

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