La Nuova Sardegna

Sassari

I migranti al Pime: bomba a orologeria

SASSARI. L’insofferenza e il fastidio hanno raggiunto quasi una densità palpabile. Il quartiere di Santa Maria Pisa si chiude a doppia mandata rispetto al centro di accoglienza migranti del Pime di...

19 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’insofferenza e il fastidio hanno raggiunto quasi una densità palpabile. Il quartiere di Santa Maria Pisa si chiude a doppia mandata rispetto al centro di accoglienza migranti del Pime di via Solari. Per i residenti si aggiunge solo disagio al disagio, e in una guerra tra poveri difficilmente l’accoglienza può attecchire in modo sereno. Gli extracomunitari sanno di non essere accolti a braccia aperte, e infatti non si azzardano ad addentrarsi verso via Leoncavallo. «Li hanno già minacciati per bene, da quelle parti è meglio che non si facciano vivi». Perciò chi vive a stretto contatto con i rifugiati sono i residenti delle palazzine popolari adiacenti a Piazza Perosi e Piazza Fiori. Uno di questi è Francesco Delias: «La notte il centro di accoglienza sembra una nave da crociera. Tutte le luci accese, le finestre spalancate, i ragazzi che urlano. Fino alle tre del mattino. E poi stanno in giro. In più gli ospiti sono uomini e donne, per lo più molto giovani e con gli ormoni in subbuglio, e non potendo fare le loro cose nei locali del Pime vengono a farle negli angoli bui delle nostre palazzine. Così capita talvolta che rientri a casa e trovi qualcuno con i pantaloni abbassati, o la mattina i resti per terra. Vi assicuro che non è piacevole». Ma a parte queste spigolature, c’è veramente chi è preoccupato per questa difficile convivenza: «Le istituzioni sottovalutano il problema: qui c’è un’emergenza sociale, la si sente nei discorsi quotidiani – dicono i residenti – c’è un clima di contrapposizione, loro sì e noi no, il livello di tolleranza è pari a zero e a Santa Maria di Pisa purtroppo c’è gente che non si limita alle minacce».

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative