La Nuova Sardegna

Sassari

Piste ciclabili, all’Arst l’incarico per i progetti

di Gavino Masia
Piste ciclabili, all’Arst l’incarico per i progetti

La Regione ha riconosciuto alla città la quota pari a un milione e 600mila euro Previsto il completamento del tracciato dalla Renaredda all’area archeologica

28 marzo 2017
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PORTO TORRES. La Regione ha affidato all’Azienda regionale sarda trasporti i lavori di progettazione e l’esecuzione delle piste ciclabili del nord ovest della Sardegna. La quota destinata alle opere che interessano Porto Torres è di 1 milione e 600mila euro e permetteranno di creare un punto di snodo fondamentale per la costruzione di percorsi che uniranno la città con i tratti costieri verso Platamona, Badesi e Alghero. L’argomento è stato illustrato ieri mattina nella commissione Urbanistica convocata dalla presidente Antonella Demelas e rappresenta un passo in avanti rispetto alla riunione tenuta alcuni mesi fa nella sede dell'assessorato regionale ai Lavori pubblici tra Comune, tecnici dell’Arst e dell’università di Cagliari per discutere proprio del progetto di ampliamento della rete ciclabile regionale. L’amministrazione comunale aveva quindi avviato gli studi sul Piano urbano della mobilità di concerto con il Centro interuniversitario di Ricerche economiche e mobilità dell’università di Cagliari, per favorire sia l’armonizzazione dei progetti di ampliamento delle piste ciclabili finanziati dalla Regione attraverso i bandi Por e sia l’inserimento di Porto Torres tra i principali punti di snodo della rete della mobilità sostenibile. La proposta progettuale prevede la prosecuzione del tracciato dalla piazza della Renaredda alla stazione Marittima “Nino Pala”, con il passaggio in prossimità dell'area archeologica, ed è previsto inoltre l’allungamento del tracciato della pista dalla bretella di Serra Li Pozzi sino all’incrocio con via Sassari e con Ponte Pizzinnu. Allo studio anche la costruzione di una rotatoria spartitraffico all’ingresso della città, al posto degli impianti semaforici a tutt’oggi ancora non funzionanti, che risulterebbe importante per la sicurezza in un tratto stradale ad alta densità di traffico e nel contempo diventerebbe funzionale alla viabilità ciclabile. In progetto c’è poi la prosecuzione del tratto ciclabile dalla chiesa di Balai lontano sino a Platamona, ossia uno dei tratti costieri più frequentati durante tutto l'anno dagli amanti del jogging e dai camminatori. Nella riunione in assessorato regionale il sindaco Sean Wheeler aveva chiesto ai tecnici della Regione e dell’Arst di valutare anche l’utilizzo di fondi anche per riqualificare il tratto di pista tra le due chiese di Balai. Si tratta dell’opera pubblica più ammirata e utilizzata da cittadini e visitatori in tutti i mesi dell’anno, dove l’usura del tempo e la mancanza di finanziamenti stanno letteralmente consumando il lungo percorso di fronte al golfo dell’Asinara. Ci sono infatti alcune parti della pista che mostrano scarsa manutenzione, nonostante gli interventi tampone effettuati diversi mesi fa dagli operai della Geosar, e che hanno necessità urgente di altri interventi per garantire anche la sicurezza alle persone di tutte le età che la frequentano quotidianamente. I punti più critici sono le salite che si affacciano sul Ponte, nella zona dello Scoglio Ricco e vicino alla spiaggia di Balai, e altre dal cui fondo sconnesso si vedono persino le griglie sottostanti. Il potenziamento delle piste ciclabili è d’altronde un tema che tocca diversi settori - sport, ambiente e turismo - e che offre anche la possibilità di attirare le migliaia di cicloturisti sempre alla ricerca di nuovi percorsi da affrontare.

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