La Nuova Sardegna

Sassari

Dodici famiglie in via Siglienti da due settimane senz’acqua

Dodici famiglie in via Siglienti da due settimane senz’acqua

I condomini della palazzina comunale nei guai per morosità e Abbanoa ha deciso per lo slaccio Un unico contatore e alcuni inquilini che non pagano: il Comune ora tenterà la mediazione

04 aprile 2017
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SASSARI. Il copione è sempre lo stesso: un condominio, residenze popolari, un solo contatore dell’acqua, inquilini morosi, la bolletta che raggiunge importi ragguardevoli, Abbanoa che batte cassa, minacce di slaccio, e infine l’epilogo: il tecnico che arriva, stacca il contatore e lascia un intero palazzo a secco.

È accaduto due settimane fa in via Siglienti, nelle residenze Erp del Comune al numero 7. E per dodici famiglie la situazione si è fatta davvero difficile, perché le scorte nelle cisterne stanno terminando, non tutti sono in grado di rinnovare le scorte e si rischia l’emergenza igienico sanitaria. «All’interno dello stabile ci sono bambini, anziani e disabili – spiegano gli inquilini – e il disagio sta diventando davvero insostenibile. Purtroppo da soli non siamo in grado di sanare il debito, perché alcuni inquilini non hanno potuto o voluto saldare gli arretrati maturati con Abbanoa, ed essendoci un unico contatore è impossibile fare una distinzione tra residenti virtuosi e residenti morosi. La bolletta è unica, come è unico il conto che il gestore idrico ci ha presentato. Alcuni di noi vorrebbero regolarizzare la propria posizione debitoria, ma con tutta la buona volontà è impossibile accollarci gli arretrati di chi non ha alcuna intenzione di pagare». Ci sono 32 bollette arretrate dal 2008, per un ammontare complessivo che supera i 20mila euro. L’unica via d’uscita, così come è accaduto per casi analoghi come quello di via Pozzomaggiore, è che il Comune si ponga come garante e mediatore. E infatti l’assessore alle Politiche abitative Ottavio Sanna domani deve incontrare l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti. Solo in questo modo sarà possibile concordare un piano di rientro per i condomini della palazzina, e fissare un calendario di rateizzazione. Un tecnico del Comune inoltre si sta occupando di calcolare le varie posizioni debitorie all’interno della palazzina: in questo modo, nel momento in cui il Comune installerà i contatori singoli, Abbanoa potrà procedere a un distacco selettivo e chirurgico verso gli utenti morosi. Al momento, invece, l’unica arma che il gestore ha in mano è quella dello slaccio indiscriminato, utilizzato per mettere con le spalle al muro i condomini e costringerli a trovare una soluzione. Purtroppo però si tratta di azioni molto drastiche che hanno un impatto devastante sulla vita delle famiglie. Chi ha intenzione di pagare le bollette avverte un fortissimo senso di impotenza, perché si trova trascinato in un disagio che avrebbe voluto e potuto evitare. Per questo è importante che l’incontro di domani tra Abbanoa e il Comune getti velocemente le basi per un accordo: quindici giorni con i rubinetti a secco e le scorte idriche esaurite, sono una situazione drammatica.

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