La Nuova Sardegna

Sassari

La Regione paga le ultime rate del “contenzioso Manfredi”

di Barbara Mastino
La Regione paga le ultime rate del “contenzioso Manfredi”

Il debito ammontava a oltre due milioni di euro (in parte saldati) per l’adduzione della diga sul Lerno Un emendamento inserito nella finanziaria stanzia 450mila euro a favore del Consorzio di Bonifica

04 aprile 2017
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Grazie a un emendamento alla finanziaria regionale approvato nei giorni scorsi, il Consorzio di Bonifica del Nord Sardegna sta finalmente per liberarsi della spada di damocle della “vicenda Manfredi”, vertenza legale che in sei anni è costata alle case dell’ente 250mila euro all’anno. L’emendamento, presentato dal consigliere regionale del Partito dei Sardi Piermario Manca, consentirà di saldare, in buona parte anche se non del tutto, le ultime due rate del debito che il Consorzio deve corrispondere alla società che costruì l’impianto di adduzione della diga sul Lerno: arriveranno infatti 450 mila euro, ai quali il consorzio dovrà aggiungerne altri 50 mila, essendo il debito rimanente pari a 500 mila euro. «Su sollecitazione dell’assessore del Comune di Ozieri Gigi Sarobba e dopo aver attentamente studiato la vicenda – dice i Piermario Manca – riusciremo finalmente a concludere questa annosa vicenda. Dal 2011 a oggi il Consorzio del Nord Sardegna ha già versato circa 1 milione e 650 mila euro, di cui quasi 1 milione e 300 con prelievi dalla Tesoreria, dal momento in cui l’ente non è riuscito a percepire nulla dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (nonostante la precisa richiesta inviata nel 2013, ndr). Per non mandare in dissesto il Consorzio di Bonifica, da sempre virtuoso nella gestione finanziaria – conclude Manca – si è intervenuti con un finanziamento ad hoc in finanziaria per garantire il pagamento delle ultime due annualità». La vicenda Manfredi, iniziata dal contenzioso tra la ditta Manfredi Costruzioni realizzatrice dei lavori di adduzione del Lerno (alla quale poi è subentrata la società Sviluppo Finanziario Mg. Arl.) e l’allora Consorzio di Bonifica dell’Agro di Chilivani, sembra quindi destinata davvero a concludersi, dopo che dal 2011 a oggi l’ente ha sborsato, dopo essersi accordato nel 2010 per una rateizzazione del dovuto, prima un acconto di quasi 365 mila euro e poi, dal 2011 al 2015, sei rate da 250 mila euro. Un esborso che ha inciso pesantemente sulle casse e, insieme ad altre vertenze aperte, come diversi crediti che l’ente non è ancora riuscito a esigere (aggiunti ai tagli dei trasferimenti regionali), lo scorso anno ha costretto il consorzio ad aumentare i ruoli a carico degli agricoltori che usufruiscono del servizio di irrigazione. Liberandosi di questo fardello ora l’ente potrà continuare a portare avanti con maggiore serenità le altre sue iniziative di investimento, e di risparmio sui costi di gestione, senza dover gravare ulteriormente sulle tasche degli operatori del settore agro-zootecnico del territorio. Si potranno eseguire anche alcune opere di miglioramento, grazie a un altro finanziamento, pari a quasi 380 mila euro (sui complessivi 5 milioni), stanziato sempre dalla Regione per gli interventi urgenti sulle condotte irrigue.

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