La Nuova Sardegna

STINTINO. Il cantiere aperto alle Saline di Stintino ha suscitato l’allarme dell’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus. Che ha inoltrato una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti relativamente ai lavori in corso sull’area. Il Grig rileva che l’area rientra nella Zps – zona di protezione speciale “Stagno di Pilo, di Casaraccio e Saline di Stintino” ed è considerata tra le più importanti zone umide del Nord Sardegna. Destinatari della richiesta dell’associazione sono il sindaco di Stintino, la Soprintendenza, il Corpo forestale e, per conoscenza, la Procura della Repubblica di Sassari.

Pronta la risposta del Comune. Quella che sta sorgendo in prossimità della rotatoria delle Saline, dicono gli uffici comunali, è una struttura agrituristica che ha ottenuto il nulla osta paesaggistico e quello di valutazione di incidenza ambientale, da parte della regione.

«Nell’area, situata ben oltre la fascia dei 300 metri dal mare e in area Sic stagno di Pilo e Casaraccio (e non Zps), sarà realizzata una struttura agrituristica complementare a una attività agricola su più terreni. Sui circa trenta ettari di superficie saranno realizzate dalla società Logos srl diverse attività, tra le quali un frutteto, un seminativo, una vigna e una fattoria didattica». Il progetto consentirà di dare occupazione a 25 lavoratori.

L’intervento – fanno inoltre sapere dall’ufficio tecnico – «è stato formulato secondo le direttive agricole contenute nella cosiddetta legge “Piano casa”. Il progetto è stato approvato in conferenza di servizi, alla presenza della Soprintendenza per la tutela dei Beni paesaggistici».

Gli uffici tecnici fanno inoltre sapere che «non si tratta dell’unico intervento approvato, in quanto nelle immediate vicinanze, sempre in area Sic e sempre oltre 300 metri dal mare, ha ottenuto il via libera un altro intervento simile».