La Nuova Sardegna

Sassari

Asl, errori nella gara l’appalto del lavanolo ora è tutto da rifare

di Salvatore Santoni

Il Tar ha accolto il ricorso della seconda classificata La Hospital Service non era stata invitata all’apertura plichi

07 aprile 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’appalto milionario dell’Asl per il servizio di lavanolo è da rifare. Lo ha deciso il Tar accogliendo il ricorso della Hospital Service perché la ditta non è stata invitata all’apertura dei plichi. Annullati il bando e il contratto con il consorzio Colis, che l’anno scorso si era aggiudicato l’appalto con un ribasso consistente. La procedura di gara era stata pubblicata nel 2015. Si trattava di un affidamento di cinque anni per il noleggio e il lavaggio di biancheria, fornitura di materassi e kit sterili. La base iniziale era fissata a 5,5 milioni di euro. Inizialmente il bando era stato articolato in un lotto unico ma dopo la fase di prequalifica l’Asl aveva deciso di creare un secondo lotto per allargare la fornitura degli stessi servizi anche all’ospedale Santissima Annunziata. La procedura si era conclusa con entrambi i lotti aggiudicati al consorzio Colis. A quel punto era scattata l’indagine della Hospital service, che aveva chiesto all’Asl gli atti di gara per andare a caccia di incongruenze, poi messe nero su bianco davanti al Tar. Con i primi sei motivi di ricorso, molto articolati, l’avvocato della Hospital, Giuliano Di Pardo, ha contestato alla vincitrice dell’appalto, la Colis, una lista chilometrica di presunte irregolarità, per la maggior parte di carattere tecnico. La sentenza è arrivata nei giorni scorsi. Il collegio formato dai giudici Caro Lucrezio Monticelli (presidente), Antonio Plaisant (consigliere) e Gianluca Rovelli (consigliere, estensore) ha rigettato le prime sei censure della Hospital una dietro l’altra. Ma la partita si è ribaltata sul finale. Infatti, il settimo motivo è stato quello decisivo. In sintesi, la Hospital ha lamentato di non essere stata invitata all’apertura dei plichi dell’appalto. Una leggerezza ammessa anche dall’Asl di Sassari davanti ai giudici, che infatti nella sentenza numero 233/2017 scrivono: «Il vizio è flagrante e determina irrimediabilmente il travolgimento dell’intera procedura». Un mancato invito all’apertura delle buste può determinare l’annullamento di una gara milionaria? Sì, eccome. «La pubblicità delle sedute – concludono i giudici – risponde all’esigenza di tutela non solo della parità di trattamento dei concorrenti, ma anche dell’interesse pubblico alla trasparenza e all’imparzialità dell’azione amministrativa, le cui conseguenze negative sono difficilmente apprezzabili una volta rotti i sigilli». Con la sentenza spariscono il bando, gli allegati, le aggiudicazioni, i contratti riferiti ai due lotti. E proprio il direttore generale dell’Aou, Antonio D’Urso, il 22 febbraio scorso aveva approvato la sottoscrizione del contratto con la ditta per il lotto di competenza del Santissima Annunziata (il secondo), fissando la data di inizio del rapporto al primo aprile e mettendo le mani avanti rispetto agli esiti del ricorso davanti al Tar.

In Primo Piano
La sentenza

La Corte Costituzionale cassa le “norme estranee” fra quelle sanitarie che la Regione aveva inserito nella legge di stabilità 2023

Le nostre iniziative