La Nuova Sardegna

Sassari

Bloccano il contatore e rubano energia per 10mila euro

di Gavino Masia
Bloccano il contatore e rubano energia per 10mila euro

Denunciati dai carabinieri i titolari di un locale pubblico L’indagine partita dopo la segnalazione di consumi anomali

08 aprile 2017
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PORTO TORRES. Con una calamita sul contatore dell’energia elettrica i proprietari di un locale pubblico nel centro cittadino avevano escogitato il sistema per rallentare decisamente il conteggio della corrente elettrica consumata. Del consumo anomalo di elettricità - rispetto ai consumi reali dei mesi precedenti - si erano però accorti gli uffici dell’Enel che avevano calcolato un danno di oltre 10mila euro. Dopo la segnalazione è scattata l’indagine dei carabinieri che hanno denunciato per furto aggravato di energia elettrica i due gestori dell’esercizio pubblico, A.E. E A.C. entrambi di Porto Torres.

I carabinieri, dopo aver ricevuto l’autorizzazione della Procura hanno effettuato i controlli sul contatore del locale pubblico scoprendo che era stato abilmente alterato a causa della presenza di una calamita. I militari, al comando del capitano Romolo Mastrolia, si sono accorti che il “gancio” magnetico impediva materialmente il consumo effettivo di corrente elettrica. Da qui la denuncia ai due gestori per aver manomesso il contatore e gli stessi dovranno ora ripagare l’Enel dell’energia elettrica utilizzata abusivamente e rispondere di furto aggravato davanti al magistrato.

Nel recente passato i carabinieri sono intervenuti in diverse occasioni per constatare furti di energia elettrica ai danni dell’Ente gestore della corrente e, talvolta, anche ai danni di privati ignari di quello che stavano subendo prima dell’arrivo nelle loro abitazioni delle bollette con cifre astronomiche. Una pratica che avveniva soprattutto nelle case di campagna il più delle volte disabitate e per questo motivo prese di mira dai ladri di corrente elettrica.

Questa volta il furto di energia è avvenuto in un locale in pieno centro con la manomissione del contatore con una calamita, ossia nell'applicare un potente magnete proprio sull’ingranaggio per rallentare il conteggio dei consumi. Questa pratica funziona anche sul contatore elettronico, andando ad agire sul trasformatore, e la truffa viene realizzata inserendo una resistenza che altera l'intensità di corrente ed in questo modo il contatore può arrivare a registrare meno della metà dei consumi reali. Il furto dei due gestori portotorresi è avvenuto a danno del distributore della rete nazionale.

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