Taxi esclusi dal porto, scatta la protesta
Un anno fa le prime segnalazioni. L’assessore Zirulia: «Nessuna risposta da Authority e Capitaneria»
13 aprile 2017
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PORTO TORRES. Non è cambiato niente per gli operatori del servizio pubblico taxi costretti loro malgrado a sostare a motore spento fuori dai cancelli di imbarco ogni qualvolta arriva una nave crociera. A distanza di un anno dalle prime lamentele per l’impedimento di andare sottobordo ad accogliere i turisti, infatti, nulla è stato modificato da parte dell’Autorità portuale del Nord Sardegna anche dopo i due attracchi della nave Horizon della compagnia Pullmatur che hanno di fatto aperto la stagione crocieristica.
Il permesso per entrare nell’area di imbarco viene dato solo agli autobus indicati dall’armatore, come dissero mesi fa la Capitaneria di porto e l’Authority, e per i mezzi di noleggio con conducente questa scelta rappresenta una vera e propria discriminazione verso chi svolge dei servizi a favore del turismo e ha investito denari per mettersi in regola.
Il problema è stato segnalato in occasione dell’ultimo consiglio comunale dalla consigliera Paola Conticelli, chiedendo all’amministrazione comunale di trovare una soluzione attraverso gli organi preposti. «Avevamo fatto presente dell’esistenza di questa problematica alla Port Authority e alla Capitaneria di porto – ha detto il vicesindaco Marcello Zirulia –, senza trovare grande disponibilità dagli stessi enti, ma ora ritenteremo chiedendo la possibilità per i taxi di avere uno stallo all’interno delle aree portuali di sbarco». Sull’isola pedonale prevista nelle date di arrivo delle navi crociera, invece, il consigliere sardista Davide Tellini ha segnalato che la decisione di chiudere seppur parzialmente l’arteria stradale prospiciente la scuola elementare “De Amicis” «sta penalizzando pesantemente le attività produttive limitrofe e ci sono evidenze documentali di un crollo degli incassi registrati dai commercianti». (g.m.)
