La Nuova Sardegna

Sassari

Il bilancio ricompatta la maggioranza

di Giovanni Bua
Il bilancio ricompatta la maggioranza

Il consiglio comunale ha approvato il documento economico di previsione: previste entrate per 186 milioni

21 aprile 2017
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SASSARI. Il bilancio ricompatta la maggioranza. Che, tra distinguo, voti responsabili, critiche e inviti alla collegialità e a un maggiore dialogo con la città, comunque tira avanti unita. Con il Pd che, almeno esternamente e come sempre è stato quando si è arrivati alla conta sulla questioni importanti, si presenta silenzioso e granitico. E le civiche e i monogruppo che seguono in ordine più o meno sparso. Risultato: il documento economico di previsione è in cassaforte senza strappi. E la parte più acuta della crisi è di fatto alle spalle.

Un bilancio che «nel poco esalta le scelte fatte» e che «garantisce le coperture dei servizi prestati e tutti gli impegni assunti sono rispettati e portati avanti». Parole dell’assessore al Bilancio del Comune di Sassari Simone Campus, saltato a bordo all’ultima curva, che ben si è destreggiato (come gli è stato riconosciuto anche da parte dell’opposizione) e non si è risparmiato anche qualche scontro piuttosto ruvido. A lui l’onere di illustare ieri in aula l’esercizio finanziario 2017-2019 che, a fine mattinata in deciso anticipo sui tempi previsti è stato approvato a maggioranza.

Un bilancio di previsione che - è stato detto dalla capogruppo del Pd Carla Fundoni nell’unico intervento Dem in tutta la mattinata - è «povero ma sano» e che prevede entrate per 186 milioni di cui 25,5 per investimenti dedicati alle strade e marciapiedi, impianti sportivi ed edilizia abitativa. «Quando si vincono le elezioni - ha sottolineato Campus – si ha il dovere di dire ai cittadini che si stanno portando avanti i programmi con trasparenza. E se le scelte strategiche si fanno con il documento unico di programmazione (Dup), dove si scrivono le azioni che l’amministrazione ha deciso di portare avanti, oggi dobbiamo chiederci se le risorse sono sufficienti a coerenti con il Dup. E la risposta l’hanno data i revisori dei conti: il bilancio è coerente».

Il rappresentante della giunta ha aggiunto che «Non abbiamo aumentato le tariffe e il fondo di solidarietà comunale, i trasferimenti regionali e le entrate da servizi sono stimati in sostanziale continuità rispetto all’esercizio precedente». L’assessore, poi, ha precisato che l’amministrazione comunale tiene anche sotto controllo la questione dei crediti che la stessa vanta sui tributi Icp e Tosap non pagati per gli anni tra il 2009 e il 2015. In campo c’è il nuovo concessionario formato dal raggruppamento temporaneo di impresa Abaco spa-Municipa spa che da marzo ha provveduto ad avviare la riscossione coattiva. Il concessionario ha emesso 751 avvisi di accertamento per omesso o tardivo pagamento dell’imposta sulla pubblicità e 132 avvisi per la Tosap. Nel 2016, infine, sono stati emessi avvisi di accertamento Ici/Imu per oltre 2,5 milioni di euro e avvisi di accertamento per la tariffa rifiuti per quasi 350mila euro quindi emessi 16.800 solleciti di pagamento. Nel ribadire che il documento contabile rispetta i vincoli di finanza pubblica, che hanno sostituito quello previsti del patto di stabilità, è stato messo in evidenza la questione degli accantonamenti non spendibili. Cifre che pesano sulla spesa del bilancio per oltre 8 milioni di euro. Una somma enorme che vede, comunque, la macchina amministrativa effettuare interventi di manutenzione nel settore del verde pubblico, per il decoro e le manutenzioni urbane. Le previsioni di bilancio per il 2018 e il 2019 non si discostano di molto dalle previsioni di bilancio per il 2017, dove in evidenza si trovano sempre le entrate per i Servizi sociali (oltre 42 milioni), per l’istruzione e il diritto allo studio (oltre 11), per i trasporti e la mobilità (circa 6) e l’ambiente (30 milioni).

«Siamo molto soddisfatti del risultato - ha detto il sindaco - e dimostra che la maggioranza in consiglio c’è e ha approvato un documento fondamentale e strategico per la nostra amministrazione. Qualche nodo resta ancora da sciogliere ma il ritardo nell’approvazione non è dovuto solo a questo ed è condiviso con tanti Comuni».

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