La Nuova Sardegna

Sassari

Sassari, centro storico degradato in 75 pronti a ristrutturare

Sassari, centro storico degradato in 75 pronti a ristrutturare

Sono i primi risultati dell’ordinanza contro lo stato precario delle costruzioni. I proprietari hanno comunicato all’amministrazione l’inizio dei lavori

22 aprile 2017
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SASSARI. Un totale di 85 edifici appartenenti a 75 proprietari che hanno già comunicato all’amministrazione comunale l’inizio dei lavori su costruzioni che risultano precarie. Sono i primi risultati che scaturiscono dall’adozione dell’ordinanza sindacale dell’ottobre scorso, emessa per contrastare il degrado urbano nel centro storico oltre che in tutto il territorio comunale. L’altra sera il sindaco li ha comunicati durante la seduta del consiglio comunale, in risposta all’interpellanza del consigliere Manuel Alivesi sullo stato di degrado degli edifici cittadini e di abbandono dell’ ex conceria Costa.

«La situazione che si presenta nell’edificio ex "Pino Mù" è simile a quella che si presenta in tanti altri edifici di proprietà privata presenti nel centro storico e nel resto della città - ha detto il primo cittadino - e deriva dal fatto che la proprietà è spesso indivisa, con molteplici titolari che, per effetto delle successioni ereditarie, hanno assunto appunto la responsabilità della conduzione di questi edifici. Tenuto conto dell’enorme esborso di denaro che occorre per il loro riassetto, alcuni proprietari non sono disponibili o non hanno la capienza economica per intervenire sull’edificio. Ecco allora - ha specificato - che noi abbiamo messo in piedi un’azione attraverso un’ordinanza che richiama i proprietari degli stabili alla loro manutenzione e messa in sicurezza».

Da qui la risposta di 75 proprietari di 85 edifici. Alcuni hanno avviato la ristrutturazione degli edifici con la sostituzione degli infissi, il ripristino delle facciate, altri hanno avviato interventi per la semplice rimozione della parietaria.

Alcuni l’11 aprile hanno avviato i lavori prevedono la sostituzione di pluviali discendenti e delle coperture delle verande. Alcune iniziative quindi risultano già iniziate e altre ancora aspettano il via libera della Soprintendenza, visto che si tratta di edifici di carattere storico. Un’azione è stata avviata anche su alcuni edifici pubblici, come quelli dell’Università in piazza Arborea. Gran parte degli interventi, poi, si concentrano nel centro storico: San Donato, San Cristoforo, piazza Azuni, piazza Tola, piazza Castello, vie La Marmora, La Cona, corso Vittorio Emanuele, corso Vico.

Nel caso specifico dell’edificio ex Pino Mù, che versa in condizioni di degrado da quando nel 1989 venne distrutto da un incendio, «trattandosi di una proprietà privata non può che esserci l’intervento dei proprietari – ha ribadito il sindaco –. Spero che siano lungimiranti e disponibili per il progetto di recupero di questa area».

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