a battesimo la sezione cittadina
Nasce l’associazione dei giovani avvocati
SASSARI. È nata anche in città l’Aiga, l’Associazione italiana giovani avvocati, che ha tra i suoi obiettivi la tutela dei diritti dell’avvocatura, la formazione professionale, la specializzazione e...
09 maggio 2017
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SASSARI. È nata anche in città l’Aiga, l’Associazione italiana giovani avvocati, che ha tra i suoi obiettivi la tutela dei diritti dell’avvocatura, la formazione professionale, la specializzazione e anche agevolare l’accesso all’esercizio della professione forense.
La sezione sassarese è già composta da una trentina di avvocati ed è presieduta dall’avvocato Pasquale Fadda, affiancato dal vicepresidente Riccardo Carmelita, dal segretario Marco Manelli, dal tesoriere Daniele Solinas, dai consiglieri di sezione Sergio Palmas, Lorenzo Todesco e Carlo De Cesaro e, infine, dal consigliere nazionale Salvatore Carboni.
L’Aiga si coordina con l’Associazione Internazionale dei Giovani Avvocati (Aija - International Association of Young Lawyers), che ha sede in Belgio) per la promozione e lo sviluppo delle competenze forensi e l’armonizzazione delle norme professionali anche in campo internazionale. «In questo solco – spiegano all’associazione – l’Aiga sassarese si farà promotrice di convegni e incontri formativi che non solo avranno carattere pratico, ma coinvolgeranno la magistratura locale nella valutazione di prassi e condotte adottabili nei processi, con evidenti riflessi per le parti direttamente coinvolte, le quali saranno messe in condizioni di conoscere gli orientamenti del tribunale».
L’associazione ricorda che la professione di avvocato, una professione millenaria, continua ad appassionare i giovani nonostante i liberi professionisti «negli ultimi anni siano stati bersagliati dai governi in nome della libera concorrenza, e la categoria sia “strizzata” da una crisi economica senza fine, da un fisco sempre più pesante, da una burocrazia che nulla fa per modernizzare il paese».
Nuove sfide attendono i giovani professionisti oltre quelle che ogni giorno giocano nelle aule di giustizia: «La pubblicità, fino a qualche anno fa del tutto interdetta ai legali e la concorrenza sempre più pressante di soggetti che, pur non avendo una formazione giuridica diretta, forniscono quegli stessi servizi per cui gli avvocati si sono formati per anni».
