La Nuova Sardegna

Sassari

Furto di gasolio da Matrìca capoturno infedele in cella

di Gavino Masia
Furto di gasolio da Matrìca capoturno infedele in cella

L’uomo bloccato dai carabinieri mentre si allontanava col carburante rubato Processato per direttissima è stato condannato a quattro mesi di reclusione

14 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. I carabinieri hanno arrestato un portotorrese, P.G. di 34 anni, per furto aggravato di gasolio all’interno dell’ex Petrolchimico. L’uomo aveva utilizzato uno stratagemma ben congegniato per riuscire a rubare litri di gasolio dentro il perimetro industriale della Marinella – anche sfruttando il ruolo di capoturno alle dipendenze di Matrìca – ma venerdì mattina i militari della stazione di Porto Torres lo hanno sorpreso con le “mani nel sacco” e lo hanno ammanettato.

Il giudice monocratico di Sassari ha poi convalidato l’arresto e, dopo il patteggiamento richiesto, il capoturno è stato condannato a quattro mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena perché incensurato.

La scoperta del furto è dovuta ai controlli periodici effettuati da qualche settimana dall’azienda, dove sono state registrate delle insolite perdite di gasolio dall’interno di uno dei grandi serbatoi che alimentano i gruppi di continuità dello stabilimento, che devono entrare in azione quando ci sono interruzioni di energia elettrica per garantire la sicurezza dell’installazione. Una volta che i responsabili del controllo hanno constatato che non vi erano rotture delle tubazioni o perdite dovute all’usura dei serbatoi, l’unica alternativa rimasta era proprio quella che qualcuno potesse introdursi durante le ore notturne nell’impianto e portare via il carburante dal serbatoio. La certezza si è avuta dopo ulteriori controlli lungo il perimetro esterno, dove però non sono state rilevate anomalie o eventuali brecce nei muri o buchi nelle reti di delimitazione da cui i ladri potessero passare per effettuare rifornimenti non autorizzati. Una circostanza insolita che ha invece fatto insospettire i carabinieri, avvertiti dagli addetti alla vigilanza, è stata il rinvenimento all’esterno dello stabilimento, vicino al muro di cinta, di una serie di corde e di bidoni proprio delle ditte in attività nel polo petrolchimico. I militari si sono allora appostati sino alla fine del turno di P.G., manutentore degli impianti, che è uscito dai parcheggi con la sua automobile e si è diretto nella zona dei bidoni, abilmente nascosti tra i rovi. Durante il suo giro d’ispezione notturna infatti - per la verifica dell’efficienza anche dei gruppi di continuità da cui ha asportato per diversi giorni il gasolio - aveva fatto scorrere i bidoni oltre la recinzione con un ingegnoso sistema di funi. Una volta caricati i contenitori nella sua vettura il capoturno è stato quindi bloccato dai carabinieri della stazione, rimasti in appostamento tutta la notte, che hanno così avuto la conferma che all’interno dei recipienti di proprietà dell’azienda c’era il gasolio rubato.

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative