La Nuova Sardegna

Sassari

Pattada, un evento per promuovere i formaggi tipici

Pattada, un evento per promuovere i formaggi tipici

PATTADA. Un evento per conoscere il Pecorino Romano Dop nel territorio d’origine. Questo l’intento della seconda edizione di “Caseifici aperti” organizzata dal Consorzio di tutela del Pecorino Romano,...

17 maggio 2017
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PATTADA. Un evento per conoscere il Pecorino Romano Dop nel territorio d’origine. Questo l’intento della seconda edizione di “Caseifici aperti” organizzata dal Consorzio di tutela del Pecorino Romano, che coinvolgerà, nelle mattinate di sabato e domenica, anche i caseifici di Pattada, Buddusò, Chilivani, Mores e Anela.

Nella latteria sociale “La Concordia” di Pattada lo staff, accompagnato dai cuochi locali, preparerà per il pranzo, nella sola giornata di sabato, “sas pellitzas”, la pasta tipica locale fatta a mano condita con ragù di pecora e pecorino romano. La mattinata sarà allietata dal coro Santa Rughe di Pattada. I tecnici caseari illustreranno agli studenti le fasi della lavorazione del pecorino, a cui seguiranno sessioni di degustazione per illustrare le sue caratteristiche e proprietà nutrizionali. «Sarà un’occasione unica per visitare i caseifici dove si produce il formaggio che, per paradosso, i sardi stessi non conoscono e non usano in cucina – ha spiegato il presidente del Consorzio Salvatore Palitta -. Nonostante il 95 per cento della produzione avvenga in Sardegna, il prodotto non ha una tradizione culinaria radicata, al contrario del Lazio, dove è comunemente usato come prodotto da tavola. Cerchiamo quindi di ridurre questo handicap».

Obiettivo quindi è ridurre le distanze tra consumatore e produttore e promuovere tra i sardi il prodotto. Visite guidate per conoscere le realtà aziendali e pranzi a base di pecorino romano saranno occasione, per scuole e visitatori, per avvicinarsi al mondo di un formaggio ben conosciuto oltre oceano ma molto meno nell’isola. Lo scorso anno l’evento fece registrare numeri importanti: oltre tremila le visite attestate nei quindici caseifici coinvolti. Il pubblico ha potuto conoscere la vasta gamma di prodotti che le varie aziende producono e acquistare i formaggi direttamente in loco, nei punti vendita presenti all’interno dei caseifici.

Elena Corveddu

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