I lavoratori dell’Adigest verso lo sciopero
A Castelsardo si aggrava la situazione dei dipendenti della società che gestisce la raccolta dei rifiuti
30 maggio 2017
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CASTELSARDO. Si aggrava la situazione dei dipendenti castellanesi della ditta Adigest, con sede legale a Chioggia e due sedi operative in provincia di Rovigo e di Alessandria, che a Castelsardo si occupa della raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Il ritardo nei pagamenti delle retribuzioni ai dipendenti di Castelsardo è arrivato a quindici giorni. Adesso all’orizzonte si inizia a intravvedere la possibilità di un’astensione dal lavoro che, se confermata, creerebbe prevedibili disagi a tutta la cittadinanza.
Gli stipendi in ritardo ai dipendenti Adigest non sono una novità, al personale sono pervenuti, in alcuni mesi, anche dopo 15 giorni dalla data stabilita. Interamente dovuto è invece il premio di produttività così come la consegna dei ticket per i mesi di febbraio, marzo ed aprile. Alcuni lavoratori attendono ancora l’indennità di raggiungimento del posto di lavoro ed i relativi arretrati che ammontano anche a 26 mesi. In difesa dei lavoratori della Adigest sono scese in campo le organizzazioni sindacali Cgil e Cisl nelle persone del segretario provinciale della Funzione Pubblica Paolo Dettori e del segretario Fit Cisl Giuliano Deliperi.
«Il personale svolge diligentemente il proprio servizio, secondo le disposizioni aziendali – dicono i due sindacalisti –, allo stesso modo ha diritto di venir retribuito, secondo i termini previsti».
«La situazione è gravissima e non si può andare avanti così – sottolinea Paolo Dettori della Cigl – abbiamo aperto con la ditta Adigest le procedure di “raffreddamento conflitti” finalizzate allo sciopero». «Abbiamo anche richiesto, in via ufficiale, un incontro al sindaco Franco Cuccureddu e all’assessora all’Ambiente Maria Lucia Tirotto – prosegue il segretario della Cgil Funzione Pubblica – per l’apertura di un tavolo di crisi comunale».
Considerando la situazione attuale, ed i sentimenti di esasperazione che serpeggiano fra i dipendenti lo sciopero appare imminente.
«Anche la Fit Cisl si vedrà costretta ad avviare lo stato di agitazione – conclude il segretario della Fit Cisl Giuliano Deliperi chiedendo un incontro urgente in prefettura .
La stagione estiva è alle porte, e un’astensione del personale addetto alla raccolta rifiuti non sarebbe certo il miglior biglietto da visita per il borgo turistico.
Donatella Sini
Gli stipendi in ritardo ai dipendenti Adigest non sono una novità, al personale sono pervenuti, in alcuni mesi, anche dopo 15 giorni dalla data stabilita. Interamente dovuto è invece il premio di produttività così come la consegna dei ticket per i mesi di febbraio, marzo ed aprile. Alcuni lavoratori attendono ancora l’indennità di raggiungimento del posto di lavoro ed i relativi arretrati che ammontano anche a 26 mesi. In difesa dei lavoratori della Adigest sono scese in campo le organizzazioni sindacali Cgil e Cisl nelle persone del segretario provinciale della Funzione Pubblica Paolo Dettori e del segretario Fit Cisl Giuliano Deliperi.
«Il personale svolge diligentemente il proprio servizio, secondo le disposizioni aziendali – dicono i due sindacalisti –, allo stesso modo ha diritto di venir retribuito, secondo i termini previsti».
«La situazione è gravissima e non si può andare avanti così – sottolinea Paolo Dettori della Cigl – abbiamo aperto con la ditta Adigest le procedure di “raffreddamento conflitti” finalizzate allo sciopero». «Abbiamo anche richiesto, in via ufficiale, un incontro al sindaco Franco Cuccureddu e all’assessora all’Ambiente Maria Lucia Tirotto – prosegue il segretario della Cgil Funzione Pubblica – per l’apertura di un tavolo di crisi comunale».
Considerando la situazione attuale, ed i sentimenti di esasperazione che serpeggiano fra i dipendenti lo sciopero appare imminente.
«Anche la Fit Cisl si vedrà costretta ad avviare lo stato di agitazione – conclude il segretario della Fit Cisl Giuliano Deliperi chiedendo un incontro urgente in prefettura .
La stagione estiva è alle porte, e un’astensione del personale addetto alla raccolta rifiuti non sarebbe certo il miglior biglietto da visita per il borgo turistico.
Donatella Sini