La Nuova Sardegna

Sassari

Riunione a Thiesi 

Siccità, dai Comuni ultimatum alla Regione

Siccità, dai Comuni ultimatum alla Regione

THIESI. Il nord Sardegna si mobilita per ottenere risposte certe dalla Regione sul contrasto alla siccità. I rappresentanti delle Unioni dei Comuni del Coros, Logudoro, Marghine, Anglona e Bassa...

30 maggio 2017
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THIESI. Il nord Sardegna si mobilita per ottenere risposte certe dalla Regione sul contrasto alla siccità. I rappresentanti delle Unioni dei Comuni del Coros, Logudoro, Marghine, Anglona e Bassa Valle del Coghinas, Planargia, Villanova Monteleone,meilogu e della comunità montana del Goceano lanciano l’ennesimo appello al presidente Pigliaru. A guidare la protesta Piermario Manca, consigliere regionale e componente del Partito dei Sardi. «Abbiamo necessità che la Regione si faccia carico del problema, non è possibile che si attenda un solo giorno di più – dice Manca – occorre maggior dialogo tra i rappresentati delle comunità e la Regione».
Alla riunione svoltasi a Thiesi nella sala Aligi Sassu venerdì scorso erano presenti, oltre agli amministratori dei Comuni, anche agricoltori e allevatori. Nella sala affollata, volti stanchi e preoccupati per il disastro che la siccità sta provocando in un settore basilare per l’economia dell’isola, imprenditori alla ricerca di risposte all’ennesima richiesta di aiuto. L’obiettivo della riunione è chiedere una maggiore sensibilità e tempestività al presidente della giunta regionale e all’assessorato all’Agricoltura affinché vengano portate avanti le misure di salvaguardia. A distanza di dieci giorni dall’inizio della mobilitazione degli addetti del settore ed in particolare degli allevatori del nord Sardegna sono state raccolte circa 3000 firme (oltre 700 on-line) alla petizione alla Regione perché dichiarazione dello stato di calamità. Nella sala Aligi Sassu sono state raccolte le firme provenienti da Ottana, Macomer, Montresta, Silanus passando per Oschiri, Berchidda, Olbia e gran parte dei paesi della provincia di Sassari. Dopo numerosi interventi si è deciso di non indugiare oltre e chiedere un incontro urgente col presidente Pigliaru per far presente il dramma che sta vivendo il settore agricolo e programmare, da subito, con la dichiarazione dello stato di calamità tutte le misure per garantire scorte alimentari e acqua alle nostre aziende agricole. . È stato deciso che sarà riunita una delegazione, composta da tutti i presidenti dell’Unione dei Comuni, che incontrerà nei prossimi giorni il Presidente Pigliaru per ottenere una risposta definitiva al problema. Dal dibattimento sono emersi molti spunti sulle cose da fare tra cui l’intervento della protezione civile per garantire l’acqua nelle campagne; l’abbattimento del costo dei trasporti; il congelamento per un anno delle rate Inps e mutui agrari.
Si è appreso che è in programma un intervento dell’assessore all’Agricoltura per sbloccare le migliaia di pratiche Psr ferme all’Agea a Roma. Dal dibattito è emerso che, purtroppo, il grido di dolore dei singoli sindaci non è stato preso in seria considerazione dall’assessorato. (d.d.)
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