La Nuova Sardegna

Sassari

Falchi (Comunità Montana) 

«Il Goceano ormai dimenticato da tutte le istituzioni» 

BONO. «Goceano territorio completamente scaricato dalle istituzioni». Non usa mezzi termini l’assessore della Comunità Montana del Goceano, Bachisio Falchi, consigliere di Bultei che, anche in...

03 giugno 2017
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BONO. «Goceano territorio completamente scaricato dalle istituzioni». Non usa mezzi termini l’assessore della Comunità Montana del Goceano, Bachisio Falchi, consigliere di Bultei che, anche in previsione della visita del vicepresidente della Regione Raffaele Paci a Ozieri per confrontarsi con gli amministratori del Logudoro e del Goceano sul Psl, “prepara il terreno” con un duro intervento nel quale critica le «decisioni prese dalla politica e dalle varie amministrazioni delle cose pubbliche che dovrebbero incentivare l’incremento demografico e l’economia nelle zone del centro Sardegna ma fanno tutto l’opposto».
Falchi cita come esempio le scuole che in Goceano continuano a chiudere, gli investimenti per i miglioramenti strutturali indirizzati ad aumentare il valore economico del territorio che sono inesistenti, l’agenzia Forestas che gestisce migliaia di ettari di terreno in Goceano ma «non ha nessun progetto per creare un reddito equivalente alle ricchezze che gestisce e di conseguenza non assume lavoratori», presidi dello Stato che stanno chiudendo (come il distaccamento Polstrada di Ozieri). «Cosa verrà a illustrare l’assessore competente lunedì a Ozieri? - dice Falchi - Dopo tre anni dall’entrata in vigore del Por si è ancora all’approvazione del piano di fattibilità, neanche l’ombra di un progetto e fra tre anni, per dirla in modo chiaro, i soldi non spesi, o non saputi spendere, torneranno al mittente».
Il problema secondo l’assessore Falchi è la lentezza nel predisporre bandi o progetti, legata all’iter burocratico nei vari uffici regionali. «Non venitemi a dire - dice Falchi - che lo sperpero sono in particolare quei sessanta consiglieri che siedono in via Roma: in quel palazzone sono presenti quasi mille figure dirigenziali superpagate che rallentano qualsiasi decisione politica messa in campo. In tutto questo chi paga sono sempre le zone periferiche e poco popolate. Forse è il momento che qualcuno accenda i toni e dica in modo chiaro che intenzioni ci sono sul futuro del Goceano», conclude Falchi. (b.m.)
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