La Nuova Sardegna

Sassari

Pozzi all’asciutto La siccità avanza anche in Romangia 

di Salvatore Santoni
Pozzi all’asciutto La siccità avanza anche in Romangia 

I Comuni di Sorso e Sennori chiedono lo stato di calamità Ordinanza del sindaco Morghen: multe a chi spreca acqua

04 giugno 2017
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SORSO. È allarme siccità in Romangia: i Comuni di Sorso e Sennori chiedono lo stato di calamità alla Regione. Le due amministrazioni comunali hanno ricevuto numerose segnalazioni da parte degli agricoltori, che lamentalo danni ingenti alle colture. Il Comune di Sorso parla di «effetti devastanti per le aziende agricole»; a Sennori, invece, i pozzi sono già vuoti. Nel frattempo, sono scattate le ordinanze “anti spreco”: sanzioni da 25 a 500 euro per chi con l’acqua potabile lava aree private e autoveicoli, irriga piante e giardini o riempie piscine. La giunta comunale sorsense, guidata dal sindaco Giuseppe Morghen, ha deliberato pochi giorni fa. Al centro della richiesta di stato di calamità naturale c’è l’assenza di piogge che non sono cadute lo scorso autunno-inverno. «È un problema sofferto da molti coltivatori – spiega Agostino Delogu, il consigliere comunale di Sorso delegato alle Politiche ambientali – e perciò abbiamo avanzato la richiesta di stato di calamità alla Regione».
Morghen ha anche emanato un’ordinanza per evitare di sprecare l’acqua potabile. È vietato lavare piazzali, innaffiare il giardino, e lavare veicoli (autolavaggi professionali a parte). «Questo perché siamo in stretto contatto con gli uffici di Abbanoa – riprende Delogu – e pare che siano in arrivo restrizioni dell’erogazione dell’acqua già nelle prossime settimane».
A Sennori la situazione non cambia di molto: i pozzi d’acqua nelle campagne sono praticamente vuoti e anche sul fronte dell’acqua potabile si cerca di risparmiare il più possibile. «Abbiamo avuto delle richieste da parte di alcuni agricoltori della zona che ci hanno fatto presente lo stato di grave carenza di acqua nei pozzi usati per l’irrigazione – spiega il sindaco di Sennori, Nicola Sassu –. Ci sono problemi anche a Funtana ruja, la vecchia fontana che un tempo alimentava il paese e abbiamo quindi deciso di chiedere lo stato di calamità alla Regione in modo che possa erogare gli aiuti necessari ai nostri contadini poiché in questa situazione rischiano di avere ingenti perdite sulle produzioni». Gli agricoltori sono stati invitati a inviare un modulo compilato con tutti i dati necessari ai rispettivi uffici del protocollo del Comune di competenza.
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