emergenza siccità
A Ossi l’estate porta le restrizioni dell’uso dell’acqua di rete
OSSI. Dopo la dichiarazione di calamità naturale a causa della siccità che ha messo in ginocchio l’agricoltura, anche a Ossi arriva l’ordinanza che limita l’utilizzo dell’acqua pubblica. Le...
09 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA
OSSI. Dopo la dichiarazione di calamità naturale a causa della siccità che ha messo in ginocchio l’agricoltura, anche a Ossi arriva l’ordinanza che limita l’utilizzo dell’acqua pubblica. Le conseguenze positive per il comparto agricolo locale sono relative: nel territorio comunale ci sono piccole colture, anche di pregio, ma limitate al fabbisogno familiare.
La recente ordinanza del sindaco impone una attenta gestione delle risorse idriche disponibili per affrontare un periodo probabilmente lungo di mancanza di piogge. In alcuni casi si tratta di accorgimenti persino ovvi, ma che è bene specificare.
Quindi: niente utilizzi impropri di acque potabilizzate come l’irrigazione dei giardini, lavaggio auto e strade, lavaggio terrazze, riempimento piscine.
L’acqua proveniente dalla rete idrica dovrà essere utilizzata soltanto per fini domestici. Unica eccezione per gli autolavaggi, che potranno continuare a svolgere la propria attività. Naturalmente sono previste multe per i trasgressori: da 50 sino a 300 euro; multa triplicata in caso di reiterazione della violazione. L’operazione di controllo e di eventuale sanzioni è affidata alla Polizia Locale e a tutti gli altri organi di controllo. Insomma c’è il rischio che l’acqua diventi salata anche a casa: meglio accontentarsi di quella del mare.
E per passare dall’acqua al fuoco, l’altra emergenza estiva, il rischio in paese è rappresentato da terreni che non sono stati sottoposti alla pulizia stagionale e che, in caso d’incendio, potrebbero rappresentare un serio pericolo. Nel centro abitato, dove sono presenti aree inedificate, l’altra conseguenza in caso di mancate pulizia dalle erbacce e disinfestazione, è quello del proliferare di insetti che finiscono per creare qualche problema ai residenti delle case vicine.
Pietro Simula
La recente ordinanza del sindaco impone una attenta gestione delle risorse idriche disponibili per affrontare un periodo probabilmente lungo di mancanza di piogge. In alcuni casi si tratta di accorgimenti persino ovvi, ma che è bene specificare.
Quindi: niente utilizzi impropri di acque potabilizzate come l’irrigazione dei giardini, lavaggio auto e strade, lavaggio terrazze, riempimento piscine.
L’acqua proveniente dalla rete idrica dovrà essere utilizzata soltanto per fini domestici. Unica eccezione per gli autolavaggi, che potranno continuare a svolgere la propria attività. Naturalmente sono previste multe per i trasgressori: da 50 sino a 300 euro; multa triplicata in caso di reiterazione della violazione. L’operazione di controllo e di eventuale sanzioni è affidata alla Polizia Locale e a tutti gli altri organi di controllo. Insomma c’è il rischio che l’acqua diventi salata anche a casa: meglio accontentarsi di quella del mare.
E per passare dall’acqua al fuoco, l’altra emergenza estiva, il rischio in paese è rappresentato da terreni che non sono stati sottoposti alla pulizia stagionale e che, in caso d’incendio, potrebbero rappresentare un serio pericolo. Nel centro abitato, dove sono presenti aree inedificate, l’altra conseguenza in caso di mancate pulizia dalle erbacce e disinfestazione, è quello del proliferare di insetti che finiscono per creare qualche problema ai residenti delle case vicine.
Pietro Simula
