La Nuova Sardegna

Si spezza ma non si spiega. La classe politica che detiene la maggioranza in Comune è barricata da settimane nella nuova “stanza dello scirocco” dove si sta consumando l’ennesima crisi della giunta Sanna. Concentrato nei suoi riti e nelle sue rese dei conti, il centrosinistra ha dimenticato il dovere della chiarezza. Nel frattempo i sassaresi hanno perso il filo della narrazione politica delle vicissitudini del sindaco Nicola Sanna e dei suoi assessori sempre sull’orlo di una crisi di nervi. Il primo cittadino reprime la sua indole presenzialista, forse per non rispondere alle domande di chi vorrebbe sapere come mai tanti lo hanno lasciato solo e cosa intende fare – per la città che si è assunto l’onore e l’onere di amministrare – a parte resistere, resistere, resistere per difendere sé stesso.

Nonostante i documenti scritti in punta di penna, anche i compagni di viaggio del sindaco non rispondono con parole chiare e comprensibili a poche semplici domande: cosa sta succedendo veramente? Come è possibile, se è possibile, proseguire questa avventura amministrativa che di crisi in crisi ha già scollinato il terzo anno? E per fare cosa, soprattutto? Insomma c’è ancora, e qual è, un progetto politico che il centrosinistra condivide per la città? La mancanza di chiarezza e di sincerità è una grave responsabilità che si assume chi fa politica. Chi non vuole spiegare, per arroganza ostinazione o strategia, sappia che prima o poi i suoi interlocutori non saranno più interessati a capire.

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