La Nuova Sardegna

Sassari

Il prete: Luxuria? Non davanti alla chiesa 

di Luigi Soriga
Il prete: Luxuria? Non davanti alla chiesa 

Il sacerdote non gradisce la presentazione del libro della transgender in piazza Santa Caterina e si lamenta con il sindaco

25 giugno 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Il palcoscenico è una chiesa. Chi parla è una transgender. Risultato: apriti cielo.

Il giovane prete di Santa Caterina prende carta e penna e scrive di impulso al sindaco. E una lettera lunga e scritta di pancia: don Giuseppe Virgilio deve averci pensato più volte prima di inviarla. Ma il riassunto è questo: caro Nicola Sanna, ma tra tanti posti disponibili per la presentazione del libro di Vladimir Luxuria, dovevi proprio concedere la piazza davanti alla mia chiesa? Ci sono piazza Tola, piazza Castello, decisamente più larghe e accoglienti. Perché il “Signor Vladimiro Guadagno”, o meglio la “farfalla Luxuria” che nel suo perpetuo transitare si posa proprio davanti a un luogo sacro, per il prelato ha tutta l’aria di essere una provocazione studiata ad hoc. Quindi, secondo Don Virgilio, il sindaco ha peccato di superficialità: non ha considerato a sufficienza il fatto che un simile accostamento potesse offendere la sensibilità dei cattolici. Oppure se n’è allegramente infischiato.

La lettera naturalmente è una bomba che deflagra velocemente sui social, e la città si spacca in due. Ci sono quelli che solidarizzano con il prete e danno addosso al sindaco, e ci sono gli altri che invece parlano di medioevo e inquisizione.

La cosa singolare è che commentano tutti tranne i protagonisti della polemica. Nicola Sanna è ancora afflitto da questa sindrome afasica post crisi comunale: un preoccupante silenzio che dura una settimana. E Vladimir Luxuria è provata dai chilometri e dal caldo e forse non dà troppo peso alle solitarie esternazioni di un semplice prelato. Perciò la madrina del Sardegna Pride sceglie il silenzio.

Invece la consigliera comunale e scrittrice Lalla Careddu, che sul palco deve presentare il libro della discordia, resta alquanto stupita dai toni. «Mi sento un po’ offesa – dice – perché io in questa serata faccio un po’ da garante. E l’ultimo mio pensiero è quello di creare scandali o di offendere i cattolici. Parliamo di una parlamentare europea, la prima transgender ad essere eletta, che ha un nome, Vladimir, riconosciuto dalla legge. Quindi non capisco questa ostinazione di chiamarlo signor Valdimiro Guadagno, con delle generalità che non le appartengono più. Non mi risulta che Luxuria abbia mai dato scandalo, e anche il libro è un excursus sull’arte e sulle ambiguità di soggetti androgini. Solo le ultime due pagine del testo possono risultare forti, ma non le avrei citate. E infine un accenno su piazza Santa Caterina: un luogo che ha ospitato centinaia di manifestazioni, dalla moda al teatro. Perché il problema deve nascere se a calcare il palcoscenico è una transgender?».

Anche Barbara Tetti, presidentessa del Movimento Omosessuale Sardo, vede una levata di scudi senza senso: «Piazza Santa Caterina per noi è sempre stato un salotto della città. Davvero: non c’è mai stato alcun intento provocatorio nell’organizzare in questa cornice gli eventi legati al Pride. Nessuna intenzione di offendere. E non credo possa essere la presentazione di un libro o la partecipazione di Vladimir Luxuria a intaccare la sacralità di un luogo. La chiesa di Santa Caterina resterà sacra nei secoli dei secoli. I sassaresi e i fedeli possono dormire sonni tranquilli».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative