«Riapriamo la palestra Coni» Nasce un comitato di cittadini
di Vincenzo Garofalo
Proposta al Comune per restituire alla città lo storico impianto sportivo intitolato a Pier Paolo Peru Gruppo facebook con 1.200 iscritti e un’assemblea pubblica per chiedere di accelerare i tempi
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SASSARI. Chiusa da oltre due lustri, abbandonata e dimenticata in barba alle tante imprese sportive che ha ospitato scrivendo la storia dello sport sassarese, la palestra Coni di via Coradduzza, intitolata a Pier Paolo Peru, potrebbe risorgere dietro la spinta di un gruppo di cittadini per metà nostalgici e per metà arrabbiati, davanti a una struttura che potrebbe essere utile alla città. La proposta è coinvolgere il Comune affinché acquisisca la proprietà della palestra, la rimetta a nuovo con un finanziamento pubblico e trovi un accordo con le altre istituzioni locali per la gestione.
Sabato mattina il gruppo “Riapriamo la palestra Coni Pier Paolo Peru”, che su facebook conta più di milleduecento membri, si è riunito per concordare una strategia e restituire l’impianto sportivo ai sassaresi.
All’incontro, coordinato da Giagio Patorno, oltre a una rappresentanza del gruppo, hanno partecipato il vicepresidente della Figc Sardegna, e consigliere regionale; Roberto Desini, il delegato Coni provinciale, Lucio Masia; il consigliere del Comitato regionale Fipav; Mariolino Andria; e Mario Pingerna membro del collegio sindacale di Coni Servizi, la società operativa del Coni proprietaria di fatto della palestra, e partecipata al cento per cento dal ministero dell’Economia.
Al termine di una lunga discussione, tutti si sono impegnati per promuovere ogni iniziativa presso i propri organismi, per strappare la gloriosa palestra all’abbandono. Il problema più grosso da superare è trovare i fondi per ristrutturare l’impianto di via Coradduzza: secondo le perizie tecniche fatte da professionisti del settore su richiesta dello stesso Coni, per rimettere a nuovo la struttura è necessaria una spesa tra i 350mila e i 500 mila euro. Per questo si è pensato di chiedere la Comune di farsi carico del problema, ma il tempo stringe.
I primi di luglio si riuniranno gli organismi del Coni, e l’ideale secondo i promotori dell’iniziativa di ieri, sarebbe che il sindaco per quella data faccia prevenire una richiesta al comitato, mettendo nero su bianco la proposta del passaggio di proprietà. Solo così Palazzo ducale potrebbe poi intervenire predisponendo un progetto e un appalto per riportare la palestra Pier Paolo Peru agli antichi splendori dello judo, del basket e del volley cittadino.
Appena un paio di mesi fa il sindaco, Nicola Sanna, aveva lanciato una sua proposta per far rinascere la palestra: un progetto di social housing e riqualificazione urbana. Un piano che metterebbe assieme la costruzione di edifici abitazioni da affittare a canone concordato, nell’area del vecchio acquedotto, proprio di fronte alla palestra, e la ristrutturazione, appunto dell’impianto sportivo. Il Coni si era detto interessato al progetto, ma per il momento non si sono registrati passi avanti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Sabato mattina il gruppo “Riapriamo la palestra Coni Pier Paolo Peru”, che su facebook conta più di milleduecento membri, si è riunito per concordare una strategia e restituire l’impianto sportivo ai sassaresi.
All’incontro, coordinato da Giagio Patorno, oltre a una rappresentanza del gruppo, hanno partecipato il vicepresidente della Figc Sardegna, e consigliere regionale; Roberto Desini, il delegato Coni provinciale, Lucio Masia; il consigliere del Comitato regionale Fipav; Mariolino Andria; e Mario Pingerna membro del collegio sindacale di Coni Servizi, la società operativa del Coni proprietaria di fatto della palestra, e partecipata al cento per cento dal ministero dell’Economia.
Al termine di una lunga discussione, tutti si sono impegnati per promuovere ogni iniziativa presso i propri organismi, per strappare la gloriosa palestra all’abbandono. Il problema più grosso da superare è trovare i fondi per ristrutturare l’impianto di via Coradduzza: secondo le perizie tecniche fatte da professionisti del settore su richiesta dello stesso Coni, per rimettere a nuovo la struttura è necessaria una spesa tra i 350mila e i 500 mila euro. Per questo si è pensato di chiedere la Comune di farsi carico del problema, ma il tempo stringe.
I primi di luglio si riuniranno gli organismi del Coni, e l’ideale secondo i promotori dell’iniziativa di ieri, sarebbe che il sindaco per quella data faccia prevenire una richiesta al comitato, mettendo nero su bianco la proposta del passaggio di proprietà. Solo così Palazzo ducale potrebbe poi intervenire predisponendo un progetto e un appalto per riportare la palestra Pier Paolo Peru agli antichi splendori dello judo, del basket e del volley cittadino.
Appena un paio di mesi fa il sindaco, Nicola Sanna, aveva lanciato una sua proposta per far rinascere la palestra: un progetto di social housing e riqualificazione urbana. Un piano che metterebbe assieme la costruzione di edifici abitazioni da affittare a canone concordato, nell’area del vecchio acquedotto, proprio di fronte alla palestra, e la ristrutturazione, appunto dell’impianto sportivo. Il Coni si era detto interessato al progetto, ma per il momento non si sono registrati passi avanti.
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