La Nuova Sardegna

Sassari

Sanità, la struttura di Andriolu  rischia l’assalto dei vacanzieri 

di Gavino Masia
Sanità, la struttura di Andriolu  rischia l’assalto dei vacanzieri 

L’Ats avrebbe infatti deciso di non riaprire il servizio di guardia medica turistica di Platamona L’operazione varata per favorire l’istituzione di un presidio sanitario fisso sull’isola dell’Asinara

28 giugno 2017
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PORTO TORRES. Il servizio di guardia medica all’interno del poliambulatorio Andriolu rischia di essere preso letteralmente d’assalto dai vacanzieri estivi dopo la più che probabile chiusura della guardia medica estiva di Platamona. L’Ats avrebbe infatti deciso di non riaprire più il servizio di medicina di base ospitato nel centro Iperbarico dal primo luglio al 31 agosto, perché parrebbe non ci siano locali idonei al riguardo, e per tutti i non residenti del territorio in vacanza l’unica possibilità è quella di spostarsi verso il centro medico più vicino dalla località balneare.

In linea d’area Porto Torres è la città più vicina a Platamona, considerando tra l’altro che poco prima di arrivare alla città turritana c’è una bretella stradale che conduce direttamente al poliambulatorio. La struttura sanitaria portotorrese conta circa 10 mila visite all’anno e nello stesso presidio c’è una sola ambulanza del 118 che deve coprire un vastissimo territorio che va da Stintino a Valledoria.

La guardia medica diurna presente nel poliambulatorio Andriolu era stata chiusa dall’Asl quando l’Azienda era ancora in regime commissariale: un ennesimo scippo alla sanità cittadina, su cui non era riuscita a mettere una pezza l’amministrazione comunale, e da allora la città è rimasta senza un servizio medico qualificato per 12 ore, in quanto la guardia medica notturna entra in funzione alle 20.

Questo servizio era considerato antieconomico dall’Asl - senza però far vedere mai le eventuali cifre a ragione di questa tesi nonostante gli incassi del ticket provenienti in estate da tanti turisti e pazienti dall’hinterland della Nurra.

Ora, con la paventata chiusura di Platamona, potrebbe nascere un problema di non poco conto alla guardia medica notturna del poliambulatorio, per l’eventuale arrivo di gran parte del popolo vacanziero alla ricerca del primo servizio medico utile nel raggio di pochi chilometri.

La scelta dell’Azienda sanitaria locale di Sassari di chiudere il servizio medico nella località balneare, al di là della mancanza di locali idonei per svolgere lo stesso, potrebbe essere stata mossa anche dalla novità di istituire un servizio medico sul Parco nazionale dell’Asinara. Da quest’anno l’Asl ha infatti dato la propria disponibilità a fornire un medico per aprire l'ambulatorio di Cala Reale: un servizio che inizia dopo il primo sbarco mattutino del traghetto Sara D, e finisce dopo l’ultima corsa nel tardo pomeriggio della stessa motobarca. Il servizio medico dovrebbe partire agli inizi di luglio e si aggiungerebbe a quello che effettueranno i medici del Cisom (cofinanziato da Ente Parco e Comune di Porto Torres) nell’ambulatorio di Cala d’Oliva.

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