Pericoloso latitante arrestato dalla polizia, stava per imbarcarsi a Olbia
◗
Mario Costin alias Eder MarhilaEra evaso dal carcere di Bancali. È stato condannato di recente a 30 anni
29 giugno 2017
2 MINUTI DI LETTURA
SASSARI. Un pericoloso latitante catturato il giorno prima dell’arrivo a Sassari del capo della polizia. Un segnale che non è sfuggito a Franco Gabrielli che ieri si è complimentato con il questore Maurizio Ficarra, il dirigente della squadra mobile Bibiana Pala e tutti gli operatori. Il latitante finito in trappola è Mario Costin alias Eder Marhila, 36 anni, albanese, evaso dal carcere di Bancali il 10 giugno dopo un giorno di permesso premio ottenuto dal giudice di sorveglianza.
L’uomo è stato bloccato dagli agenti che gli davano la caccia da giorni mentre si trovava nel porto di Olbia in attesa di imbarcarsi sul traghetto e lasciare la Sardegna. Gli investigatori della squadra mobile - che hanno avuto la collaborazione dei colleghi del commissariato di Olbia - hanno monitorato porti e aeroporti, ma anche stazioni ferroviarie. L’altra mattina gli agenti hanno sorpreso il latitante mentre si aggirava tra le auto in sosta del porto gallurese. Non ha opposto resistenza e dopo l’arresto è stato rinchiuso di nuovo nel carcere di Bancali a Sassari.
Mario Costin è considerato un latitante pericoloso. A Bancali stava scontando una condanna a 18 anni di reclusione per cumulo di pena per reati vari: armi, traffico di droga, rissa. Al momento dell’uscita dal carcere gli restavano da scontare sette anni e tre mesi di reclusione e il magistrato gli aveva concesso il “permesso breve” di un giorno da trascorrere in una comunità di recupero del Sassarese.
Scaduto il termine però Mario Costin non è rientrato in carcere e si è reso irreperibile. E sono cominciate le indagini per rintracciare il latitante che è stato bloccato dalla squadra mobile a Olbia, prima che potesse lasciare la Sardegna (allora sarebbe stato più complicato individuarlo).
La fuga del detenuto albanese aveva fatto scattare l’allarme, anche per la sua elevata pericolosità. Mario Costin - tra l’altro - con l’alias Eder Marhila è stato condannato di recente dalla corte d’assise di Bologna a 30 anni di reclusione per l’omicidio di una anziana donna . Il fatto risale al 2006: in una serata di follia, l’uomo alla guida di un’auto aveva deliberatamente investito cinque anziane uccidendone una. Lo straniero non è nuovo a rocambolesche evasioni: aveva tentato la fuga da un carcere del Nord Italia (con altri complici) usando una scala di corda, lenzuola e federe dopo avere scavato un buco nel muro del penitenziario. (g.b.)
L’uomo è stato bloccato dagli agenti che gli davano la caccia da giorni mentre si trovava nel porto di Olbia in attesa di imbarcarsi sul traghetto e lasciare la Sardegna. Gli investigatori della squadra mobile - che hanno avuto la collaborazione dei colleghi del commissariato di Olbia - hanno monitorato porti e aeroporti, ma anche stazioni ferroviarie. L’altra mattina gli agenti hanno sorpreso il latitante mentre si aggirava tra le auto in sosta del porto gallurese. Non ha opposto resistenza e dopo l’arresto è stato rinchiuso di nuovo nel carcere di Bancali a Sassari.
Mario Costin è considerato un latitante pericoloso. A Bancali stava scontando una condanna a 18 anni di reclusione per cumulo di pena per reati vari: armi, traffico di droga, rissa. Al momento dell’uscita dal carcere gli restavano da scontare sette anni e tre mesi di reclusione e il magistrato gli aveva concesso il “permesso breve” di un giorno da trascorrere in una comunità di recupero del Sassarese.
Scaduto il termine però Mario Costin non è rientrato in carcere e si è reso irreperibile. E sono cominciate le indagini per rintracciare il latitante che è stato bloccato dalla squadra mobile a Olbia, prima che potesse lasciare la Sardegna (allora sarebbe stato più complicato individuarlo).
La fuga del detenuto albanese aveva fatto scattare l’allarme, anche per la sua elevata pericolosità. Mario Costin - tra l’altro - con l’alias Eder Marhila è stato condannato di recente dalla corte d’assise di Bologna a 30 anni di reclusione per l’omicidio di una anziana donna . Il fatto risale al 2006: in una serata di follia, l’uomo alla guida di un’auto aveva deliberatamente investito cinque anziane uccidendone una. Lo straniero non è nuovo a rocambolesche evasioni: aveva tentato la fuga da un carcere del Nord Italia (con altri complici) usando una scala di corda, lenzuola e federe dopo avere scavato un buco nel muro del penitenziario. (g.b.)