A Ittireddu gruppi folk da tutta l’isola
Ospite della rassegna “Dae su Logudoro a su Campidanu” anche una compagnia di danza del Ghana
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ITTIREDDU. Celebrazione doppia domani primo luglio a Ittireddu per la decima edizione della rassegna folk “Dae su Logudoro a su Campidanu” che coincide con i 35 anni dalla fondazione del gruppo Santu Jagu, promotore dell’evento. Un appuntamento dedicato allo storico presidente Sebastiano Massidda, che inizierà come di consueto con la sfilata dei gruppi partecipanti per le vie del paese, con partenza alle 18. Dopo la cena dei partecipanti, la rassegna prenderà il via alle 22 nei locali della ex scuola intitolata al professor Gavino Cherchi e vedrà la partecipazione, oltre che del gruppo organizzatore, dei gruppi Ampuriesu di Valledoria, Nughedu San Nicolò, Santa Marta di Talana, San Nicola di Sassari, San Paolo di Monti, tenores Sa Niera di Pattada, Tzinnigas di San Vero Milis, Città di Dolianova, il mini folk di Ittireddu e un gruppo di danze locali del Ghana. Presenta la serata Guido Satta, attuale presidente del gruppo che nel 1982, al momento della fondazione, fu presieduto dall’allora sindaco Diego Satta. Nella serata saranno ricordati, oltre al già citato Sebastiano Massidda, persone come Gianpietro Appeddu e Sebastiano Farina che hanno fatto la storia del folk a Ittireddu, ma anche Ruggero Raga, uno dei primi maestri del gruppo, e Alfredo Nieddu, attuale presentatore della trasmissione dà lui ideata Allegracoro trasmessa dà Telegì, storico collaboratore che contribuì al lancio del Santu Jagu con il figlio Angelo, che accompagnò il gruppo per diversi anni.
«Una lunga storia – dice Guido Satta – nella quale ci hanno sempre accompagnato le varie amministrazioni comunali, le Pro Loco, la Provincia, la Regione e tante persone, in primis i ballerini che ne fanno o ne hanno fatto parte, che anche silenziosamente hanno contribuito perché questo gruppo arrivasse a festeggiare i suoi 35 anni». (b.m.)
«Una lunga storia – dice Guido Satta – nella quale ci hanno sempre accompagnato le varie amministrazioni comunali, le Pro Loco, la Provincia, la Regione e tante persone, in primis i ballerini che ne fanno o ne hanno fatto parte, che anche silenziosamente hanno contribuito perché questo gruppo arrivasse a festeggiare i suoi 35 anni». (b.m.)