La Nuova Sardegna

Sassari

La pioggia riporta liquami, analisi allo Scoglio Lungo

di Gavino Masia
La pioggia riporta liquami, analisi allo Scoglio Lungo

Il Comune ha chiesto all’Asl di eseguire nuovi rilevamenti in spiaggia e a mare Il Comitato “Tuteliamo il Golfo”: «Vogliamo sapere se l’arenile è inquinato»

30 giugno 2017
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PORTO TORRES. L’amministrazione comunale ha chiesto il campionamento delle analisi all’Asl dopo lo sversamento di liquami di mercoledì notte sulla spiaggia e dentro il mare dello Scoglio Lungo. E’ bastata dunque una pioggia di media intensità a provocare la fuoriuscita di liquami dai tombini di fronte allo Scoglio Lungo e a mettere a nudo, per l’ennesima volta, il problema che continua a persistere lungo quel tratto di litorale. E cioè collettore fognario sottodimensionato e strada completamente allagata che va a toccare il bar vicino in una notte estiva apparentemente tranquilla.

«Per motivi precauzionali abbiamo ritenuto di dover avvisare subito la Asl della fuoriuscita di liquami in via Mare – dice l’assessora all’Ambiente Cristina Biancu -, chiedendo immediate analisi, perché le piogge cadute con forte intensità in un breve periodo di tempo hanno determinato il sovraccarico della rete fognaria davanti alla spiaggia causando l'allagamento delle zone circostanti”. L’assessora ha quindi ritenuto opportuno allertare gli enti di controllo per verificare l'eventuale superamento dei parametri, ma il problema resta comunque se non si interviene definitivamente cercando di eliminare i difetti strutturali che si conoscono da diversi anni. «Il problema è conosciuto dai cittadini e dalla varie amministrazioni che si sono succedute – conferma la Biancu -, ma la soluzione non è per nulla semplice e soprattutto è molto onerosa: per vederci chiaro abbiamo chiesto noi alla Asl di effettuare subito le analisi e i campioni sono già stati prelevati e si trovano nei laboratori: aspettiamo di conoscere i risultati e saranno poi gli enti che hanno competenze di controllo ambientale a comunicarci eventuali determinazioni da assumere». L’assessora non vuole creare allarme, ma solo tutelare tutti coloro che frequentano il litorale dello Scoglio Lungo: «Il sottodimensionamento dell'impianto è noto e abbiamo necessità di ricercare finanziamenti extracomunali per risolvere una volta per tutte questo annoso problema che, oltre a provocare disagi, sta danneggiando l'immagine della nostra città e di una storica e apprezzata spiaggia di Porto Torres». Chi non è d’accordo con la Biancu è però il presidente del comitato Tuteliamo il golfo dell’Asinara, Giuseppe Alesso, a cui verrebbe da dire: «La pezza è peggio del buco» per raccontare lo sversamento delle acque fognarie nella spiaggia e l’inquinamento legato alla presenza di batteri fecali. «Stamattina (ieri) è stato spianato il solito canalone che si forma in queste occasioni con una ruspa – dice Alesso – e ci sarebbe qualche dubbio relativo alla possibilità o quantomeno all’opportunità di utilizzare un mezzo meccanico di tale stazza in una spiaggia così piccola in una costa già oggetto di interventi di contrasto all’erosione costiera».

Il presidente chiede se ancora una volta, per colmare il canalone, «prima di rimestare e mischiare col resto dell’arenile la sabbia ancora inzuppata dall’acqua di fogna qualcuno si sia assicurato che non fosse contaminata: cosa assai probabile. Ci auguriamo che anche stavolta, come di recente, non sia stato sufficiente il fatto di non aver visto alcun escherichia coli camminare in spiaggia».

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