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Porta eroina in carcere, “fermata” dal cane Jedro

SASSARI. È stato il cane Jedro, un rottweiler, il vero artefice della brillante operazione portata a termine ieri nel carcere sassarese di Bancali. La polizia penitenziaria, in servizio nella sezione...

05 luglio 2017
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SASSARI. È stato il cane Jedro, un rottweiler, il vero artefice della brillante operazione portata a termine ieri nel carcere sassarese di Bancali. La polizia penitenziaria, in servizio nella sezione dei colloqui familiari-detenuti, insieme ai colleghi del reparto cinofili di Badu ’e Carros di stanza a Nuoro, hanno fermato una donna – A.B. di 46 anni – che aveva con sé varie dosi di eroina, molto probabilmente destinate al familiare recluso. Il servizio, come da disposizione del Prap Sardegna, indirizzato a un normale controllo e alla repressione dei reati contro la droga, ha portato a segno un altro risultato positivo. Questa volta è stato l’ “agente” a quattro zampe Jedro a segnalare la donna che è stata subito perquisita. La droga era ben nascosta in un involucro termosaldato all’interno di un piccolo contenitore in plastica, a quanto pare un contenitore per rullini di macchina fotografica.

I complimenti sono arrivati dal segretario generale aggiunto della Fns-Cisl, Giovanni Villa: «Un ottimo lavoro di squadra e grande professionalità. Da tempo chiediamo più personale e mezzi per migliorare la complessa gestione del carcere sassarese e per un più ampio servizio dei controlli da parte del reparto cinofili della polizia penitenziaria in tutte le carceri sarde».

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