La Nuova Sardegna

Sassari

L’abbraccio della città  a seicento giovani dottori 

di Antonio Meloni
L’abbraccio della città  a seicento giovani dottori 

Folla alla cerimonia di consegna delle pergamene da parte dell’Università Dopo i discorsi e gli auguri delle autorità lo spettacolare lancio dei tocchi 

08 luglio 2017
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SASSARI. Seicento tocchi neri volano in cielo al culmine della cerimonia in una piazza d’Italia gremita. Il gesto simbolico e beneaugurante sancisce la fine di un rito di passaggio atteso e preparato. Che toga questa Sassari che celebra i “suoi” neodottori nel salotto buono! Giovani e laureati, indosso il vestito della festa, rispondono all’appello del cerimoniere Francesco Mulas e si presentano al cospetto del rettore Massimo Carpinelli che, di fronte al Senato accademico in “alta uniforme” consegna l’agognata pergamena, passaporto ufficiale nel mondo dei grandi e, si spera, anche in quello del lavoro. Nel momento della festa si gode e si gioisce, si segue l’invito rivolto dai goliardi, ma poi, posato il tocco e riposto il diploma, si torna nella mischia. Per ogni fine, un nuovo inizio, questa è la vita, quella che ora i circa seicento neodottori dell’Università di Sassari dovranno affrontare con le unghie e con i denti.

Perché nessuno pensi di essere arrivato, quello di ieri, infatti, non è che l’inizio di una strada che può rivelarsi anche accidentata. Per alcuni potrebbe essere in discesa da subito, altri dovranno affrontare salite sfiancanti, entrambi taglieranno i prossimi traguardi forti di quel titolo con cui sfilano orgogliosi stretti dall’abbraccio di parenti e amici, sostenuti dal tifo di una città intera.

Laurea in piazza può piacere o no, a qualcuno un po’ snob può ricordare cerimonie di americana memoria, ma questa idea di celebrare in piazza le lauree e premiare in pubblico gli studenti è una cosa che piace e commuove. Senza retorica lo rimarcano anche i rappresentanti delle istituzioni, sotto il palco, mentre un potente climatizzatore esterno tenta di rinfrescare il clima decisamente afoso. L’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, idealmente fa i complimenti a ognuno, dice che senza le loro competenze non c’è crescita né sviluppo, poi annuncia anche che la Regione incrementerà le risorse. Il presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, parla di un bel risultato individuale, ma evidenzia anche la valenza sociale del raggiungimento di un titolo importante come la laurea. Il rettore Massimo Carpinelli, con orgoglio, dati alla mano, ricorda che l’ateneo sassarese ha appena raggiunto i primi posti nella classifica nazionale delle università medie ed è fra le prime per la qualità dei programmi di internazionalizzazione. Malgrado il gran caldo, la serata scivola piacevolmente tra applausi e congratulazioni mentre le note dei Mudras contribuiscono a creare l’atmosfera salottiera di una città disponibile, aperta e accogliente.

Assieme a Giulia Forghieri, studentessa più meritevole dell’anno accademico, ci sono 64 studenti, in rappresentanza di tutti i dipartimenti, premiati per i risultati raggiunti negli ambiti di competenza.

A rilanciare sui social i momenti più belli della serata pensano i colleghi del dipartimento di scienze della comunicazione e ingegneria dell’informazione che, al riparo di un ombrellone, smanettano con digitali e pc. Quando il rettore annuncia la proclamazione ufficiale delle lauree, si leva un’ovazione liberatoria e il lancio dei tocchi sul cielo di piazza d’Italia è uno spettacolo che rimarrà fisso nella loro memoria. In bocca al lupo, ragazzi! Da domani, di nuovo zaino in spalla fino alla prossima meta.

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