La Nuova Sardegna

Sassari

Ticca: «La Uil verifichi il mio operato»

di Daniela Scano
Ticca: «La Uil verifichi il mio operato»

La segretaria regionale scrive a Carmelo Barbagallo che avvia gli accertamenti. Sospesa la riunione dell’esecutivo

11 luglio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una verifica immediata e minuziosa da parte della Uil nazionale e della tesoreria sull’operato di Francesca Ticca. A chiederla e a ottenerla a tempo di record dal segretario nazionale della Uil, Carmelo Barbagallo, è stata, ieri mattina, proprio la segretaria regionale della Uil Sardegna. Francesca Ticca ha affrontato così la tempesta per la vicenda dei conti svuotati tra l’agosto e l’ottobre del 2016 da un impiegato del Banco di Sardegna, marito di una sua stretta collaboratrice. L’uomo, all’epoca in servizio nella filiale di Villanova Monteleone, dell’istituto di credito è stato successivamente dichiarato disabile totale a causa di una malattia neurologica degenerativa che gli ha provocato una atrofia cerebrale e una patologia psichiatrica di cui, fino a quando non è stato scoperto l’ammanco, nessuno si era reso conto.

In attesa che faccia il suo corso la inchiesta della magistratura cagliaritana, cui si era rivolto nel dicembre scorso il direttore generale del Banco Giuseppe Cuccurese, Francesca Ticca ieri ha deciso di fare chiarezza una volta per tutte. Lei, che ha visto anche il suo conto personale svuotato e dirottato all’estero dal bancario, chiede ai vertici del suo sindacato di verificare la sua condotta e si mette «a disposizione dell’organizzazione, convinta come sono di avere operato oggi e sempre nell’interesse e salvaguardia della Uil e Uil Sardegna». In un comunicato la Uil nazionale sottolinea «l’esplicita sollecitazione della segreteria sarda, che si considera parte lesa in questa vicenda».

«La segreteria nazionale – si legge nella nota – ha predisposto una verifica di tutti gli atti e di tutte le operazioni a cui si fa riferimento». Operazioni che riguardano i bonifici fatti dal conto della Uil regionale, contenenti i fondi di solidarietà per gli iscritti in difficoltà e quelli raccolti per aiutare gli alluvionati del 2013. Soldi finiti in un conto svizzero insieme a quelli di altri correntisti, tra cui la Ticca e la moglie del bancario e collaboratrice della segretaria regionale Uil. Oltre al Banco, anche Francesca Ticca e la Uil hanno sporto denuncia.

Ieri, intanto, a Cagliari, Ticca ha riunito i vertici regionali della Uil per spiegare l’accaduto e perché – in considerazione dei delicatissimi retroscena umani – non ha reso pubblica prima una vicenda di cui aveva comunque informato i vertici nazionali del sindacato. La riunione con l’esecutivo, nel pomeriggio, è stata caratterizzata anche da momenti di tensione. A chi le chiedeva se riteneva di dovere fare un passo indietro, la segretaria Uil ha risposto che non ci pensa neppure. «Io – ha dichiarato – sono persona offesa in questa vicenda, non vedo perché dovrei dimettermi». L’incontro è stato sospeso e aggiornato a quando si conosceranno i risultati delle verifiche disposte dalla Uil nazionale.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative