Sequestro Pinna, al processo-bis confermata condanna a 25 anni
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L'avvocato Gian Marco Mura, difensore di Antonio FaeddaI legali di Antonio Faedda hanno già annunciato che faranno ricorso in Cassazione. Per il secondo imputato, udienza rinviata al 25 settembre
14 luglio 2017
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SASSARI. La Corte d'appello di Sassari ha confermato la sentenza di condanna a 25 anni di carcere nel processo-bis per uno dei presunti rapitori di Titti Pinna, l'allevatore di Bonorva che il 19 settembre del 2006 fu prelevato nella sua azienda di «Monti Frusciu» da un commando di banditi e tenuto prigioniero per otto mesi in un ovile di Sedilo, in provincia di Oristano.
Il verdetto è stato emesso nei confronti di Antonio Faedda, allevatore di 46 anni, nato a Grossetto ma residente a Giave: l'imputato era presente in aula. «Siamo più che delusi, faremo ricorso in Cassazione», ha già annunciato il difensore Gian Marco Mura. Per un secondo imputato nel processo-bis, Giovanni Maria Manca, l'udienza è stata rinviata al 25 settembre prossimo.