La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Sono finora poco più di quattrocento le famiglie turritane che hanno aderito alla class action contro Abbanoa - dichiarata legittima lo scorso febbraio dal tribunale di Cagliari - e che avranno diritto al risarcimento una volta che il tribunale deciderà. Di questo e altro si è parlato durante l'assemblea convocata dalle associazioni Adiconsum e Civiltà è Progresso a conclusione della campagna di adesione, in una sala Filippo Canu torrida a causa dell'impianto di climatizzazione fuori servizio in tutto lo stabile. Il presidente di Adiconsum Giorgio Vargiu e la presidente di Civiltà è Progresso Alba Rosa Galleri si aspettavano una maggiore adesione: qualcuno ha sottolineato che per Porto Torres, prima ed unica città ad aver percorso questa esperienza con soddisfazione, è una sconfitta, mentre altri hanno sottolineato che in ogni caso si tratta di una vittoria.

«Il successo di un gruppo di cittadini che ha sfidato il colosso Abbanoa e che sta portando a casa una vittoria storica – ha detto Alba Rosa Galleri –, alla quale stanno guardando con interesse altre comunità per avere ragione sui disservizi che Abbanoa ha creato in questi dodici anni di gestione monopolista dell’acqua pubblica».

I costi sostenuti per portare avanti il procedimento sono stati finora elevati, ma oltre alle quote di adesione ora si potrà contare anche di un contributo di 5mila euro che l’amministrazione comunale, rappresentata in assemblea dal vicesindaco Marcello Zirulia, ha assunto l’impegno di deliberare al più presto. Questi ultimi dieci giorni saranno dedicati ad un tour de force durante il quale le due associazioni invitano i ritardatari e quelli che hanno sottoscritto la preadesione a completare l’iter: ai primi di agosto tutta la documentazione sarà depositata alla cancelleria del tribunale di Cagliari. (g.m.)