La Nuova Sardegna

Sassari

Mancano i donatori e scatta di nuovo l’emergenza sangue

Mancano i donatori e scatta di nuovo l’emergenza sangue

Al centro trasfusionale è cominciato il razionamento Un appello dalle associazioni per uscire dalla crisi

26 luglio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. L’emergenza sangue non si arresta. E assume contorni sempre più preoccupanti: siamo in piena crisi di donazioni e nei giorni scorsi la sala d’attesa del centro trasfusionale, al Palazzo Rosa, è rimasta vuota più di una volta. E da qualche settimana è già cominciato il razionamento preventivo delle sacche.

Gli effetti negativi si stanno già vedendo: alcuni interventi chirurgici sono stati rimandati e i pazienti ematologici, come ad esempio i thalassemici, hanno dovuto ridurre il numero di trasfusioni. Ci sono stati episodi che, poi, hanno messo a dura prova i sanitari, La scorsa domenica non si trovava una goccia di sangue del gruppo 0 negativo, estremamente necessario per un’urgenza. Dal centro trasfusionale e dalle associazioni arriva perciò un accorato appello a donare il sangue che, non è una novità, in Sardegna è sempre stato carente. Ora che l’isola si sta riempendo di turisti, inoltre, avere scorte a sufficienza è più che necessario. «Non dimentichiamoci che ciascuno di noi potrebbe trovarsi nella necessità di aver bisogno di plasma – dice Mario Manca, il dirigente del centro trasfusionale –. Ho sempre visto molta solidarietà in occasione di eventi importanti, come sono stati ad esempio i terremoti, con i donatori in fila per dare il loro contributo. Ma, coinvolgimento emotivo a parte, abbiamo bisogno quotidianamente di donatori. Per avere una certa tranquillità ne servirebbero tra i trenta e i quaranta al giorno. Ora siamo molto al di sotto di questi numeri».

Anche Francesco Secondi, presidente dell’Associazione Thalassemici Sardi, invita a un gesto di generosità che può salvare molte vite. «Purtroppo l’autosufficienza nell’isola è ancora una chimera – afferma –. Di questi temi dovremmo parlare a breve anche con la Regione, con la quale è prevista l’istituzione di un tavolo tecnico. Servono campagne di sensibilizzazione perché, soltanto facendo comprendere l’importanza della donazione di sangue, riusciremo ad uscire da questa continua crisi».

Rispetto al passato ormai chi ha la sensibilità di donare può trovare il centro trasfusionale, grazie a una convenzione con l’Avis, aperto tutti i giorni, dalle 8 alle 17, escluso il sabato quando l’apertura è solo mattutina. A disposizione ci sono anche i parcheggi interni gratuiti. Occorre soprattutto sangue di tipo 0, e bisogna che ci si senta solidali più spesso. In caso di urgenze, il sangue donato non può essere immediatamente trasfuso perché ha bisogno di un processo di lavorazione che dura due giorni. Avere scorte, scongiura che si creino emergenze il cui esito può essere drammatico.

Prima concorrevano due regioni, Lombardia e Piemonte, a garantire un buon quantitativo di sacche per l’isola, ma la Lombardia non partecipa più e il Piemonte ha ridotto del trenta per cento le forniture. Di qui gli appelli per invertire una rotta pericolosa. (p.f.)



Comune

Sassari, terremoto politico in giunta: fuori l’ex M5S Laura Useri

Le nostre iniziative