Ladri professionisti svaligiano una villa
di Gianni Bazzoni
Colpo da 30mila euro nel fine settimana. Banda sicura e informata: aperta la cassaforte con denaro e oggetti d’oro
02 agosto 2017
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SASSARI. Colpo da professionisti nel fine settimana nella villa di proprietà di un carrozziere sassarese nella zona di Bancali. I ladri sono entrati in casa profittando dell’assenza dei proprietari e dopo essere riusciti a trovare la cassaforte hanno forzato la porta e si sono impossessati di oggetti d’oro e denaro contante per un valore di circa 30mila euro.
Il furto è stato scoperto lunedì mattina, quando i proprietari sono rientrati e hanno trovato gli ambienti a soqquadro e la cassaforte aperta. Immediata la denuncia del fatto alla centrale operativa del 113 e sul posto sono arrivati gli agenti della sezione volanti, gli specialisti della Scientifica e gli investigatori della squadra mobile.
Secondo i primi accertamenti, i ladri sarebbero entrati nella villa forzando una finestra e dopo avere disattivato il sistema d’allarme. Un accorgimento questo che sembra fare prevalere l’ipotesi che ad agire sia stata una banda formata da professionisti. Gente anche con le dovute conoscenze tecniche per poter operare su impianti sofisticati senza correre il rischio di essere scoperti.
Anche la ricerca della cassaforte non deve essere stata particolarmente laboriosa per i ladri che - una volta individuato il contenitore di sicurezza - hanno forzato la porta con uno strumento che si è rivelato particolarmente efficace. É probabile che sia stato utilizzato un piede di porco con una mazza.
Gli esperti della Scientifica hanno eseguito un lungo sopralluogo e hanno effettuato il percorso seguito dai ladri (dal momento dell’ingresso nella villa) fino all’uscita. Minuziosa la ricerca delle impronte o di altri segni lasciati e che potrebbero risultare determinanti per cercare di risalire agli autori del furto.
Un colpo pianificato con attenzione, almeno questo emerge dopo la prima parte delle verifiche. I ladri si sono sicuramente accertati dell’assenza dei proprietari, e non è escluso che ne abbiano anche studiato le mosse fin dal momento in cui la famiglia ha lasciato l’abitazione.
L’attività investigativa è ora nelle mani della squadra mobile che sta cercando elementi utili per indirizzare il lavoro su una pista precisa. L’obiettivo è quello di incrociare anche i risultati di alcuni controlli di prevenzione effettuati nella zona il giorno del furto, ma anche di valutare possibili contributi che possono arrivare dagli impianti di videosorveglianza di altre abitazioni. L’attenzione è rivolta anche al possibile basista che potrebbe avere fornito il colpo su un piatto d’argento.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il furto è stato scoperto lunedì mattina, quando i proprietari sono rientrati e hanno trovato gli ambienti a soqquadro e la cassaforte aperta. Immediata la denuncia del fatto alla centrale operativa del 113 e sul posto sono arrivati gli agenti della sezione volanti, gli specialisti della Scientifica e gli investigatori della squadra mobile.
Secondo i primi accertamenti, i ladri sarebbero entrati nella villa forzando una finestra e dopo avere disattivato il sistema d’allarme. Un accorgimento questo che sembra fare prevalere l’ipotesi che ad agire sia stata una banda formata da professionisti. Gente anche con le dovute conoscenze tecniche per poter operare su impianti sofisticati senza correre il rischio di essere scoperti.
Anche la ricerca della cassaforte non deve essere stata particolarmente laboriosa per i ladri che - una volta individuato il contenitore di sicurezza - hanno forzato la porta con uno strumento che si è rivelato particolarmente efficace. É probabile che sia stato utilizzato un piede di porco con una mazza.
Gli esperti della Scientifica hanno eseguito un lungo sopralluogo e hanno effettuato il percorso seguito dai ladri (dal momento dell’ingresso nella villa) fino all’uscita. Minuziosa la ricerca delle impronte o di altri segni lasciati e che potrebbero risultare determinanti per cercare di risalire agli autori del furto.
Un colpo pianificato con attenzione, almeno questo emerge dopo la prima parte delle verifiche. I ladri si sono sicuramente accertati dell’assenza dei proprietari, e non è escluso che ne abbiano anche studiato le mosse fin dal momento in cui la famiglia ha lasciato l’abitazione.
L’attività investigativa è ora nelle mani della squadra mobile che sta cercando elementi utili per indirizzare il lavoro su una pista precisa. L’obiettivo è quello di incrociare anche i risultati di alcuni controlli di prevenzione effettuati nella zona il giorno del furto, ma anche di valutare possibili contributi che possono arrivare dagli impianti di videosorveglianza di altre abitazioni. L’attenzione è rivolta anche al possibile basista che potrebbe avere fornito il colpo su un piatto d’argento.
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