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Porto, secondo Fi le parole di Wheeler sono tardive e inutili

Porto, secondo Fi le parole di Wheeler sono tardive e inutili

PORTO TORRES. «Il caldo torrido di questi giorni ha finalmente attenuato il torpore che attanaglia i nostri amministratori locali dopo un letargo di oltre due anni: le prime note del sindaco in...

09 agosto 2017
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PORTO TORRES. «Il caldo torrido di questi giorni ha finalmente attenuato il torpore che attanaglia i nostri amministratori locali dopo un letargo di oltre due anni: le prime note del sindaco in merito al porto e alla Port Authority sono infatti inefficaci poiché prive della dovuta tempestività». Così il commissario cittadino di Forza Italia, Mario Baldelli, che non manca di criticare anche la prima giunta di sinistra dopo la parentesi amministrativa del centrodestra. «Una coalizione che ha trascurato di porre nel giusto risalto gli esiti della capacità operativa dello scalo turritano - aggiunge - eludendo così l’opportunità di far diventare questo sito sede di Autorità portuale». Per un intero decennio, secondo Forza Italia, la dirigenza amministrativa locale ha tralasciato di svolgere un ruolo concreto nella evoluzione delle politiche portuali isolane, condannando sempre più le banchine ad essere un puro e semplice ripiego utile ad ospitare eventuali esuberi degli approdi galluresi. «Al momento attuale Porto Torres si trova completamente esclusa e impreparata a proporsi per qualsivoglia ruolo - dice Baldelli -, anche il più marginale, sia perché gli organigrammi sono stati già ampiamente decisi in altri tavoli e sia perché, finora, non è mai stata individuata una idonea figura apicale: consideriamo velleitaria la sortita del sindaco, mirata a volersi inserire in un discorso chiuso da tempo, e allo stesso modo colpevole il silenzio delle altre amministrazioni pubbliche del territorio - in primis del capoluogo e del centro aeroportuale - avulse dalle problematiche dei trasporti marittimi, funzionali anche alle loro comunità». Per il commissario di Forza Italia, qualora le normative vigenti potessero prevedere apposita deroga, sarebbe da ritenere più fruttuoso per la città e per il porto fare altre scelte: «Ossia aderire a una Autorità portuale contigua non per omogeneità territoriale, bensì per corrispondenza commerciale, quale è quella di Genova». (g.m.)

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