La Nuova Sardegna

Sassari

«Inaccettabili ritardi sui premi»

«Inaccettabili ritardi sui premi»

Coldiretti: riproduttori bovini, solo pochi allevatori hanno ricevuto i pagamenti

25 agosto 2017
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SASSARI. «Il pagamento dei premi per il bando dei riproduttori bovini è in forte ritardo e solo una piccola parte degli allevatori che hanno presentato le domande ha ricevuto i finanziamenti dovuti. La Regione Sardegna deve sbloccare al più presto i soldi fermi nelle casse dell’Argea per dare un aiuto concreto alle aziende che operano in questo settore». Così il presidente della sezione della Coldiretti Gallura, Gianbattista Manduco, è intervenuto sull’ennesimo ritardo che sta caratterizzando il bando destinato agli allevatori di riproduttori maschi e fattrici femmine di qualità pregiata iscritte nei libri genealogici o nei registri di razza per il miglioramento della produzione e per l’incremento della qualità delle carni bovine.

Si tratta di spese e investimenti sostenuti nel 2016. «La cattiva gestione delle risorse economiche rischia di decimare un patrimonio zootecnico decennale capace di mandare verso il continente dai 13mila ai 15mila vitelli ogni anno» spiegano. «Al momento della pubblicazione del bando ci avevano garantito il pagamento entro i primi mesi del 2017 – aggiunge il direttore della Coldiretti Nord Sardegna, Ermanno Mazzetti – Poi la data dei versamenti è slittata ai giorni precedenti il ferragosto. A oggi, però, centinaia di allevatori non hanno ancora ricevuto un euro. Così non si può più andare avanti, è arrivato il momento che la Regione e l’Argea onorino gli impegni presi in favore di tutti gli operatori che hanno partecipato al bando. Le lentezze burocratiche non possono pregiudicare un settore importante come quello del bovino da carne».

Il ritardo nei pagamenti del bando per i riproduttori non è l’unico problema che affligge il settore del bovino da carne. Il 2017 è stato infatti uno degli anni più siccitosi di sempre e in alcune aree della Sardegna l’ultima pioggia risale a febbraio. I capi stanno soffrendo e la mancanza di acqua sta condizionando in negativo la produzione del foraggio: il raccolto calato del 50% sta costringendo gli allevatori a comprarlo sul mercato pagandolo a peso d’oro.



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