La Nuova Sardegna

Sassari

Siccità, nella Nurra irrigazione vietata

Siccità, nella Nurra irrigazione vietata

Poca acqua e il Consorzio di Bonifica ha chiuso i rubinetti Escluse le carciofaie e altre colture, sanzioni ai trasgressori

01 settembre 2017
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SASSARI. Sempre più drammatica la situazione della siccità nelle campagne della Nurra. Da ieri il Consorzio di bonifica ha chiuso i rubinetti con tre mesi di anticipo e ha vietato alle aziende agricole l’irrigazione, annunciando provvedimenti per chi non rispetterà il divieto. Una decisione obbligata considerate la scarsità di acqua nel sistema dei bacini di approvvigionamento di Temo-Cuga-Bidighinzu, e le limitazioni deliberate dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale.

Per scongiurare la chiusura anticipata della stagione irrigua 2017 a niente è servito l’utilizzo di fonti straordinarie di approvvigionamento come pozzi, bacini di raccolta e reflui affinati. «Le risorse idriche ridotte e le temperature così elevate, infatti, – spiegano il Consorzio di Bonifica della Nurra –, non garantivano una continuità nella distribuzione irrigua, soprattutto in zone idraulicamente svantaggiate».

Con delibera del consiglio di amministrazione si è comunque deciso di utilizzare l’acqua ancora disponibile per salvaguardare alcune produzioni agricole. Il divieto non scatta per le colture carciofo; carciofo a goccia; prati monofiti e polifiti; colture protette; erbai autunno vernini; piante officinali; ortive a goccia; olivo di nuovo impianto.

I controlli contro eventuali trasgressori saranno stretti. Il personale del Consorzio di Bonifica eseguirà quotidianamente verifiche sul rispetto di questa disposizione e potrà chiudere interi tratti di condotta o singole utenze non più autorizzate applicando le sanzioni previste dal regolamento irriguo in caso di eventuali trasgressioni.

Le limitazioni potranno essere modificate o annullate se muteranno le condizioni di accumulo nei bacini o in seguito all’utilizzo di ulteriori apporti nel sistema irriguo.



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