La Nuova Sardegna

Sassari

Ozieri, fonti e pozzi inutilizzati: un enorme spreco d’acqua

di Barbara Mastino
Ozieri, fonti e pozzi inutilizzati: un enorme spreco d’acqua

Ogni giorno vengono scaricati nella rete fognaria cittadina migliaia di litri. Solo con la vena che alimenta la Fontana Grixoni, la città sarebbe autosufficiente

02 settembre 2017
2 MINUTI DI LETTURA





OZIERI. La chiusura per inagibilità dell’istituto tecnico Fermi, decretata dopo la scoperta dei danni procurati da una vena d’acqua sotterranea, oltre ad aprire un dibattito sull’organizzazione delle scuole cittadine ha riportato alla ribalta anche quello sulle sorti delle tante fonti che scorrono sotto la città e che negli anni sono state “tombate” o peggio, come nel caso di quella sotto il Fermi, dirottate nelle fogne. Uno spreco immane, che in questi mesi di siccità, mentre le utenze private e pubbliche pagano profumate bollette per il servizio idrico, assume i contorni della beffa. Per chi ha buona memoria, del problema si era parlato cinque anni fa sentendo il parere di Giuseppe Saba, giardiniere-artista ed esperto (sul campo, come lui stesso sottolinea) di problematiche relative all’irrigazione, che in quella lontana occasione aveva auspicato un investimento che consentisse di rimettere in funzione le antiche fonti cittadine. «Un’azione – aveva detto allora – che consentirebbe di risparmiare immediatamente quei 240 mila euro del valore dell’acqua che ogni anno viene gettato nelle fogne».

«Vedere la siccità e i giardini aridi, e vedere seccarsi persino piante tenaci alla siccità come i rovi, i fichi d’India, la chessa – dice ora Giuseppe Saba – fa rabbrividire, soprattutto se si pensa a quanta acqua ogni giorno a Ozieri viene sprecata. Un esempio su tutti è la vena che alimenta la Fontana Grixoni, che fornisce circa 20 litri d’acqua al secondo». Stando a questo calcolo, solo da lì si potrebbe soddisfare il fabbisogno praticamente di tutta la città: 20 litri d’acqua al secondo sono 1 milione e 728 mila litri al giorno, e considerato che il fabbisogno medio giornaliero è di 175 litri per persona, ovvero 1 milione e 750 mila litri per diecimila abitanti, significherebbe ben più che la totale autosufficienza.

E il tutto si otterrebbe solo utilizzando l’acqua di Fontana Grixoni: se si aggiungessero le altri fonti - dalla vena che scorre sotto il Fermi alle fonti che scorrono sotto via Rosselli, tra le due piazze, in via Cirenaica, al Cantaro (dove alimentavano fontane e lavatoi, e non si dimentichi che a Ozieri tanti anni fa esisteva una centrale idroelettrica) - si avrebbe sia l’autosufficienza sia anche una copiosa riserva, da utilizzare per i fini più diversi, dal ripristino delle fonti in disuso, più o meno antiche, all’irrigazione, ma anche alla creazione di angoli dove l’acqua diventerebbe un’attrazione.
 

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative