La Nuova Sardegna

Sassari

Demolizione a Ezzi Mannu, la Sismo: atti del sindaco illegittimi

Demolizione a Ezzi Mannu, la Sismo: atti del sindaco illegittimi

«Ora la Procura indaghi sulle cessioni di volumetrie nel nuovo Puc»

05 settembre 2017
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SASSARI. Continua il botta e risposta tra la società Sismo (proprietaria del terreno di Ezzi Mannu) e il sindaco di Stintino Antonio Diana. La recinzione del terreno privato era stata demolita su disposizione del sindaco perché considerata abusiva. Le ruspe però non si erano limitate a portare via reti e paletti ma anche i blocchi in cemento. Per questo Fresu aveva chiamato i carabinieri. «È stato il Comune a contattare la pattuglia» era stata la replica di Diana che aveva aggiunto: «La ditta ha prima smaltito la rete e poi il materiale in cemento».

«I carabinieri sono stati chiamati da Fresu – ribatte invece il legale della Sismo – non sappiamo se li abbiano chiamati anche i funzionari del Comune. Il brigadiere intervenuto, dopo aver letto le ordinanze di demolizione e aver visto lo stato dei luoghi, ha redatto un verbale che sarà allegato agli atti che la proprietà del fondo sta predisponendo per la tutela dei propri interessi». La rete e i relativi paletti erano conficcati nel terreno e non erano inseriti nei blocchi di cemento. «Questi ultimi erano stati poggiati dai proprietari all’interno del terreno e a ridosso della rete, in modo da impedire che i vandali, con le auto, abbattessero la recinzione, calpestandola con le ruote. In ogni caso l’art. 3 del P.R. consentiva la costruzione di una recinzione senza alcuna autorizzazione del Comune, purché di altezza non superiore a 1,5 mt. Per quanto riguarda invece il Tar non c’è stato alcun riconoscimento di legittimitá e correttezza dell’amministrazione comunale come sostiene il sindaco in quanto il procedimento si è estinto senza che vi sia mai stata un'udienza di discussione nel merito». E conclude Fresu: «Tutta questa situazione ha un risvolto positivo. Su Stintino, sui suoi litorali, sulle cubature e volumetrie che sono state oggetto di cessione e di ripartizione, si riaccenderanno i fari. Noi e altri cittadini abbiamo deciso di riesaminare e sottoporre all’attenzione delle competenti autorità non solo la legittimità degli atti compiuti in questi giorni ma anche i progetti di edificazione e le cessioni di volumetrie all’interno di operazioni immobiliari che si accavallarono e che seguirono il nuovo Puc».

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