La Nuova Sardegna

Sassari

Essenze e nuovi pannelli nell’area archeologica

di Gavino Masia
Essenze e nuovi pannelli nell’area archeologica

Il Comune interverrà fra le vestigia di Turris con le risorse della forestazione L’intento è quello di rendere interessante il sito anche per i turisti stranieri

28 settembre 2017
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PORTO TORRES. Le novità del nuovo progetto di forestazione che porterà avanti il Comune riguarderanno il complesso archeologico di Turris Libisonis - una delle aree monumentali archeologiche più importanti della Sardegna - con un piano di delimitazione degli spazi e di recupero delle passerelle. Sono previsti interventi sui percorsi già esistenti tra le imponenti strutture, l’implementazione delle aree verdi e la loro valorizzazione, la delimitazione di spazi per la visita in sicurezza di tutta l’antica città romana. Alcune piante sono state dotate di pannelli provvisori, che saranno presto sostituiti da una pannellistica adeguata al contesto dell’intero parco archeologico. Il piano era stato illustrato nei giorni scorsi durante gli eventi delle giornate Europee del patrimonio organizzati dal polo museale della Sardegna, all’interno dell’Antiquarium Turritano, e in quella occasione era stato presentato in anteprima anche il percorso naturalistico dell’area archeologica: grazie alle attività realizzate in un’area specifica dal Comune con la società in house Multiservizi, e grazie alla collaborazione dell’associazione Garden club di Sassari, è stato censito e curato il polmone verde composto da numerose essenze quali lentischi, olivastri e piccoli vigneti. «Il prossimo cantiere di forestazione – conferma l’assessora all’Ambiente Cristina Biancu – sarà dedicato in buona parte all’area archeologica: verranno piantumate essenze compatibili con il sito e saranno svolti interventi di ripristino delle passerelle per migliorare l’accesso dei disabili. È inoltre prevista la delimitazione degli spazi attorno ai reperti presenti nel perimetro di Turris Libisonis, per consentire ai turisti una visita più accurata delle diverse sezioni di cui si compone l’antica colonia Julia». Con la definizione del progetto, secondo Cristina Biancu, l’amministrazione potrà cominciare a dare gambe alla forestazione, favorendo il recupero delle aree e sostenendo contemporaneamente diverse decine di famiglie in difficoltà economica. L’Antiquarium e l’area archeologica rappresentano da sempre delle risorse importanti per il patrimonio culturale della città, che hanno necessità di essere valorizzate ulteriormente per renderle note anche ai visitatori stranieri. «Il binomio cultura e natura può diventare un ulteriore fattore attrattivo – aggiunge l’assessora al Turismo Alessandra Vetrano –, così come lo svolgimento degli eventi che possono fare da traino alla promozione del nostro straordinario tesoro archeologico».

Il sito si estende per circa sette ettari ed è formato dal museo archeologico nazionale Antiquarium Turritano, suddiviso su due piani e con ampie vedute su quelle che sono le imponenti testimonianze del passato.

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